Soggettista, sceneggiatore e aiuto regista fino dal 1940 (Gli ultimi della strada, per la regia di Domenico Paolella), continuò la sua attività, assai intensa soprattutto dal 1940 al 1968, scrivendo numerosissimi copioni molto spesso per il regista Giorgio Ferroni. Lavorò fino al 1974, quando firmò la sua ultima sceneggiatura per Paolella, lo stesso regista con il quale aveva iniziato la carriera. Buon documentarista, si dedicò alla regia di film in una sola occasione, nel 1961, dirigendo con risultati decorosi il lungometraggio storico-mitologico Ursus e la ragazza tartara.