Qualche anno fa, in pochi lo conoscevano e in altrettanto pochi gli prestavano attenzione. Oggi è uno dei compositori di colonne sonore più apprezzati. Nessuno pensava ci fossero degli autori così! Le prime esperienze in una band, la forte influenza della musica Anni '60-'70, dall'hippie al rock, uno studio della musica costante e appassionato, forte di una lunga collaborazione con il cinema di serie A, lo hanno trasformato in uno dei musicisti più quotati, che ha proposto alla folla una melodia che si sposa perfettamente con una trilogia generazionale. L'affermazione, in questo caso, era inevitabile.
Zio del famoso compositore Ryan Shore, dopo aver studiato al Berklee College of Music di Boston (Massachusetts), inizia la sua carriera musicale come membro del gruppo canadese Lightouse, nei primi Anni '70. Assunto come direttore musicale del "Saturday Night Live", aiuta Dan Aykroyd e John Belushi a organizzare una prima incarnazione dei Blues Brothers.
Sposato a Elizabeth Cotnoir, lavora allo show statunitense dal 1975 al 1980, lasciandolo solo quando il grande regista David Cronenberg gli chiede di musicare le sue pellicole. Shore accetta e dal sodalizio artistico, comporrà la colonna sonora per un cospicuo numero di film: da Brood - La covata malefica (1979) a Eastern Promises (2007), passando per i capolavori La mosca (1986), Il pasto nudo (1991) e Crash (1996). Ma non solo Cronenberg nella sua carriera. Nel 1985, Martin Scorsese gli chiede di scrivere la colonna sonora di Fuori orario, cui seguirà poi Gangs of New York (2002), The Aviator (2004, che gli farà vincere il Golden Globe per le musiche originali) e The Departed - Il bene e il male (2006).
La lista di registi con i quali ha collaborato è lunghissima: va da Robert Benton (Nadine, un amore a prova di proiettile e La vita a modo mio) a Diane Keaton (per la quale comporrà le musiche di sottofondo al suo documentario Heaven del 1987); da Penny Marshall e il suo Big (1988) a Ed Wood (1994) di Tim Burton, passando per Peter Yates, Susan Seidelman, Sidney Lumet, Chris Columbus, Joel Schumacher e soprattutto David Fincher.
Il suo più grande successo? Fino a Il silenzio degli innocenti (1991) e Philadelphia (1993) di Jonathan Demme, si credeva fossero questi ultimi, ma Shore non aveva ancora conosciuto Peter Jackson, il quale, suo fan da tantissimo tempo, gli chiede di musicare la trilogia de Il Signore degli Anelli, con un risultato spettacolare. Una valanga di Oscar, Grammy e Golden Globe gli piove sulla testa. La sua musica viene definita acusticamente straordinaria da ogni giuria e da ogni festival. È senza dubbio una delle colonne sonore che maggiormente l'ha lanciato verso il successo o perlomeno verso la fama di uno dei compositori di colonne sonore più competenti degli ultimi anni, dimostrando le sue buone capacità nelle varie composizioni. La sensibilità e la tristezza che traspaiono dalle sue melodie non è comune, e lo testimonia il fatto che ben si sposa con le immagini che accompagna. Il suo punto di forza sta anche nell'aver saputo coniugare quelle prime venature new age anni '70 che cominciavano a nascere con uno stile puro e antico, ottenendo un risultato veramente unico.
