Luminosa e bellissima regista napoletana, emerge per il suo stile tendente al lirico, fortemente ispirato all'esempio di Michelangelo Antonioni e Joseph Losey. Narratrice del deserto culturale ed emotivo del capoluogo campano, manipola personaggi soli e sperduti fra incongruenze e artificiosità esistenziali, esagerazioni e sgradevolezze, spingendoli in terreni psicologici irti e pericolosi, per di più in stagioni nelle quali è veramente difficile compiere qualsiasi viaggio.
Aiuto regista di Mario Martone
Figlia del musicista Giulio Di Majo e dell'attrice Adele Nunziante Cesaro, dopo essersi laureata in Lettere e Filosofia al DAMS di Bologna, si impegna in alcune esperienze teatrali come aiuto regista di Sandro Sequi, Armando Pugliese, Franco Autiero, Giorgio Magliulo e Manlio Santanelli. Poi passa al cinema, sempre con la stessa mansione accanto a Mario Martone che segnerà notevolmente la sua formazione e con il quale collaborerà a partire dalla realizzazione di L'amore molesto (1995) con Anna Bonaiuto, Licia Maglietta, Angela Luce ed Enzo de Caro. Ma con Martone non si limiterà solo al mestiere di assistente, prestandosi anche per qualche ruolo di attrice, come è accaduto nel film Teatro di guerra (1998) con Andrea Renzi, Iaia Forte e Toni Servillo. Anche assistente regista e segretaria di edizione di Maurizio Fiume, Stefano Incerti, Antonietta De Lillo e Sandro Dionisio, firmerà poi tre cortometraggi (fra i quali spiccano Spalle al muro del 1997, vincitore di due Sacher d'Oro al Sacher Festival di Nanni Moretti, e Era una notte buia e tempestosa) e una video inchiesta su Napoli e le donne.
I film
La sua opera prima in lungometraggio è invece Autunno (1999), storia di una complicata studentessa che pare essere compresa solo da un suo professore. Nel cast, oltre alla Di Majo che pure recita nel film, spicca anche il buon Marino Masé. A seguire verrà, un'altra stagione, L'inverno (2002) e la commedia Matrimoni e altri disastri (2010).