Grazie ad una bellezza disarmante e ad un talento naturale, Giovanna Ralli ha incantato - nel corso della sua prolifica carriera - cineasti del calibro di Fellini, De Sica e Rossellini.
Gli esordi
A soli sette anni, debutta con il grembiulino di alunna de La maestrina Maria Denis. Nello stesso periodo, si guadagna una particina ne I bambini ci guardano di Vittorio De Sica. A 15, viene diretta da Federico Fellini ne Luci del varietà. Non ancora diciassettenne, obbedisce al padre Aldo Fabrizi ne La famiglia Passaguai e in Papà diventa mamma.
L'affermazione
A metà degli anni cinquanta, la Ralli dirompe sul grande schermo mollando l'amante infedele ne Le ragazze di San Frediano, animando le gelosie di Un eroe dei nostri tempi - Alberto Sordi - e accusando il marito, Marcello Mastroianni, di adulterio ne Il Bigamo.
I Consensi della Critica
Tra il 1959/60, è la ballerina mantenuta da Il generale Della Rovere e la giovane popolana di Era notte a Roma: entrambi firmati da Roberto Rossellini. Nel 1966, si aggiudica il Nastro d'Argento come migliore attrice protagonista, cadendo in preda alla depressione ne La fuga, girato nel 1964 da Paolo Spinola. Eccola poi sedurre l'ammogliato Ugo Tognazzi ne La vita agra. Negli anni settanta, riceve il secondo Nastro d'Argento - stavolta come non protagonista - nei panni della figlia semianalfabeta di Aldo Fabrizi, in C'eravamo tanto amati di Ettore Scola. Recita, inoltre, il ruolo della "Contessa Cristina" in Di che segno sei? di Sergio Corbucci.
Attività dagli Anni 90 fino ad Oggi
Nel 1993, ottiene il Premio Flaiano per i suoi meriti teatrali e cinematografici. Si dedica alle fiction Rai, incarnando la madre di Un prete tra noi - Massimo Dapporto - e la mamma comprensiva del poliziotto Flavio Insinna in Ho sposato uno sbirro. Nel 2003, la performance della vedova ne Il pranzo della domenica di Carlo Vanzina, le vale la terza nomination ai Nastro d'Argento. Nel 2008, le viene assegnato il premio Chioma di Berenice alla Carriera. Nel 2011, dispensa consigli al figlio Ricky Memphis in Immaturi
e in Immaturi - Il viaggio (2012), entrambi diretti da Paolo Genovese. Nel 2022 riceve il David di Donatello alla carriera e partecipa al film d'esordio di Jasmine Trinca Marcel!.