In tre si lavora meglio. Almeno questo è quello che ha scoperto Aldo Baglio, meglio noto come Aldo, quando ha cominciato a calcare le scene, nutrendo una sua grande passione per la recitazione. Celebre attore comico televisivo, teatrale e cinematografico, lega il suo nome a film poco impegnativi e a un noto trio umoristico di cui fa parte da tempo immemore: Aldo, Giovanni & Giacomo. Regista accurato e sceneggiatore di se stesso, è il "meridionale" del gruppo e, spesso, funge - nella sua diversità - da collante fra gli altri due. Al cinema, ha avuto il garbo di mettere davanti alla cinepresa non le sue maschere e le caratterizzazioni che lo hanno reso celebre nella dimensione catodica, ma semplicemente se stesso. Fra gag azzeccate, scene divertenti e poca cattiveria trionfa ai botteghini e conquista la critica italiana, fra sentimento e comicità.
In principio era il duo La Carovana
Nato in una famiglia di modeste condizioni economiche in Sicilia, a soli tre anni affronta il trasferimento a Milano per motivi lavorativi paterni. Poco incline allo studio, si ferma alla licenza media e preferisce vivere di piccole occupazioni. Ma neanche questo lo soddisfa, così intorno alla fine degli Anni Settanta si iscrive presso la scuola di mimodramma del Teatro Arsenale di Milano, dove incontrerà Giovanni Storti, con cui condividerà il corso di danza mimica. Diplomatosi nel 1978 e voglioso di diventare un cabarettista degno di nota, si lancia in vari spettacoli fra cui "E domani?" (1979) e "I suggestionabili" (1982). Nel 1985, si trasferisce in Sardegna, dove continua ad aggiungere esperienze teatrali al suo curriculum, soprattutto lavorando come animatore presso il "Palmasera Village Resort" di Cala Gonone, dove lo raggiungerà Giovanni, Giacomo Poretti e sua moglie (oggi ex) Marina Massironi. Lui, però, si esibisce solo con il primo con il quale forma il duo La Carovana, ma saranno molteplici gli scambi di partner fra i due. Infatti, Aldo avrà occasione di lavorare accanto a Stefano Belisari, Giorgio Porcaro, Mario Zucca, Marino Guidi ed Eraldo Moretto. D'inverno, invece, riesce a tenere un lavoro come impiegato della SIP, lasciato per lavorare con Giacomo e Giovanni nel campo del cabaret con cui forma prima i Gallina vecchia fa buon Brothers, poi semplicemente Aldo, Giovanni & Giacomo. Grandissimo è il successo di questo trio che, dopo anni di apprendistato (cui si aggiunge anche la Massironi), riempiono teatri in spettacoli come "Lampi d'estate" (1992), "Ritorno al Gerundio" con Flavio Oreglio e Antonio Cornacchine, "Aria di tempesta" (1993), "I corti" (1996) con la regia di Arturo Brachetti e "Il circo di Paolo Rossi" (1996). Parallelamente cominciano anche le loro apparizioni televisive con il programma "Il Tg delle Vacanze" condotto da Zuzzurro e Gaspare e "Su la testa!" di Paolo Rossi, seguono poi "Cielito lindo" con Claudio Bisio e la consacrazione a "Mai dire Gol" della Gialappa's Band, dove Aldo si imporrà in maschere come lo struzzo, il mitico Rolando con il tormentone «Non ci posso credere!», il sardo Sgragghiu, il poliziotto svizzero della trasmissione "Ultimo minuto" Huber e il ventriloquo Brainstorming. Ma lavora anche nel campo musicale, soprattutto con Elio e le storie tese (legati fortemente alla Gialappa's Band), con i quali inciderà il brano "Mio cugino" tratto dall'album "Eat the Phikis" (1996), all'interno del quale Baglio racconta le leggende metropolitane di questo "cuggino".
L'esordio al cinema con il trio
Sposato all'attrice Silvana Fallisi, debutta cinematograficamente nella commedia Tre uomini e una gamba (1997) dove dirige se stesso assieme ai suoi compagni di vita Giovanni e Giacomo. Nel cast Marina Massironi, Maria Pia Casilio, Carlo Croccolo, Rosalina Neri e Luciana Littizzetto, impegnati nel viaggio on the road di tre commessi di una ferramenta milanese, durante il quale devono trasportare una pregiata opera d'arte (la gamba, per l'appunto). La pellicola sale al 4° posto nella classifica degli incassi, i tre attori ricevono una nomination ai David di Donatello come migliori registi esordienti, ma anche un Nastro d'Argento Speciale. Di pellicola in pellicola, il trio miete successo e dimostrano di non aver alcuna intenzione di abbandonare la dimensione teatrale, tanto è vero, che ruggiranno nello spettacolo "Tel chi el telùn", successo anche televisivo dato che sarà ripeso e proposto per il piccolo schermo con la regia di Egidio Romio. Vincitori del Telegatto nel 2000 per il miglior evento in Tv, con Chiedimi se sono felice, si conquistano una nuova candidatura ai Nastri d'Argento come migliori attori protagonisti. Poi torneranno alle origini, con la Gialappa's Band ne "Mai dire domenica" (2003). Ottenuto il Premio Vittorio De Sica per il Cinema Italiano nel 2004, Aldo si spinge a lavorare come doppiatore della pellicola Bastardo dentro (2006), poi torna con il trio e con la moglie Silvana, ma soprattutto con Brachetti, a teatro con "Anplagghed" che verrà proposto anche al cinema con omonimo titolo. Nel 2008, fa una piccola apparizione in Baaria di Giuseppe Tornatore e nel 2010 ritorna a lavorare con Giovanni e Giacomo ne La banda dei Babbi Natale di Paolo Genovese. Nel 2014 tornano con Il ricco, il povero e il maggiordomo e due anni dopo a Natale i tre propongono Fuga da Reuma park, ambientato in una casa di riposo improvvisata all'interno di un Luna Park dismesso.
Dopo Scappo a casa, torna a lavorare con Giovanni e Giacomo in Odio l'estate (2020), e viene poi diretto da Alessio Lauria in Una boccata d'aria (2022).