Giornalista e redattore cinematografico de «Il Paese», dopo qualche saltuario contributo come sceneggiatore, nel 1968 ha tentato l'esperienza della regia dirigendo Summitun film in buona parte autobiografico, in cui Bontempi rievoca la propria attività di inviato a Parigi e in Europa, analizzando, con spiccato atteggiamento autocritico, una sofferta crisi sentimentale e ideologica. La presenza dell'ottimo Gian Maria Volonté ha contribuito non poco conferire a conferire un'incisiva efficacia ad un film qua e là ancora incerto, ma di indubbio interesse. Il suo secondo lavoro, Contratto carnale (1963) che prende in considerazione il problema del colonialismo, appare invece meno convincente e talvolta un po' di maniera. Bontempi ha diretto nel 1982 anche un film televisivo, Notturno, proiettato in edizione ridotta anche nei cinema.