Un nome anonimo quello di Martin Campbell, ma che con Hollywood ha stretto una leadership pesante, condizionata dai buoni incassi dei suoi film, dalla chiarezza del suo stile e dall'alta redditività dei suoi film. Qualcuno definisce la sua regia anodina, fatta di paesaggi da cartolina o depliant per agenzie turistiche, fra tramonti fiammeggianti, piogge, steppe e nevi, anche quando ha tentato di raccontare gli orrori dell'Africa, della Cambogia e della Cecenia straziate dalla guerra. A lui non importa granché, autore di due James Bond, colorato e movimentato quando rispolvera il cappa e spada di Zorro, è un efficiente regista che ha sposato pienamente la grafica computerizzata per creare effetti straordinari e colpi di scena che non danno allo spettatore il tempo di pensare.
Nato in Nuova Zelanda
Nato in Nuova Zelanda, Campbell si trasferisce a Londra, dove inizia la sua carriera di cameraman televisivo per la televisione britannica.
Gli inizi nei pornosoft
Il vero debutto però arriva con dei porno soft, quando dirige la pellicola Ladro di sesso (1973), seguito da alcune commedie leggere e da telefilm come Charlie (1984), Edge of Darkness (1985) che gli permetterà di vincere un BAFTA per la migliore serie, il film tv Omicidi e incantesimi (1991) e qualche episodio di Homicide - Life on the Street (1993).
I film su James Bond
Diventa molto celebre come regista di due film della saga James Bond e in particolare per Casino Royale (2006) con Daniel Craig, Eva Green, Caterina Murino, Mads Mikkelsen e Judi Dench, dove racconta la genesi del mitico agente segreto britannico, colmando le lacune del passato e informandoci sugli antefatti, pienamente colti dal primo romanzo letterario di Ian Fleming.
I film su Zorro
Non contento si posa su un altro mitico progenitore di saghe cinematografiche: Zorro. All'eroe mascherato offre due film con Antonio Banderas e Anthony Hopkins: La maschera di Zorro (1998) e La leggenda di Zorro (2005), pienamente riusciti.
Altri film
Sposato dal 6 ottobre 2006 con l'attrice Sol E. Romero, dirige Mel Gibson in Fuori controllo (2010) e Tim Robbins e Ryan Reynolds in Lanterna Verde (2011). Negli ultimi anni dirige i thriller The Protegé (2021) e Memory (2022).
Intanto è opportuno sottolineare anche la sua carriera da produttore in film come Black Joy (1977) di Anthony Simmons e Scum (1979).
Senza alcun dubbio, la carriera di Martin Campbell è chiaramente prevedibile: continuerà a governare con ammirevole maestria ogni film che gli verrà proposto, calandosi dentro le regole e gli stereotipi del genere, aggiornandolo talvolta con l'efferatezza delle richieste del cinema moderno, imponendo ritmo serrato, continue sorprese, paesaggi bellissimi, personaggi credibili e un giusto dosaggio fra azione e introspezione. Estetico, scenografico, con Hollywood è riuscito a sfidare un immaginario collettivo in cui miti di uomini come James Bond o Zorro sono abbinati a interpreti indimenticabili.