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Annarita Zambrano

Annarita Zambrano

Un amore per il cinema che arriva oltralpe

A cura di Veronica Ranocchi

Una poliedricità interessante quella di Annarita Zambrano che, nel corso della propria carriera, vanta la realizzazione di cortometraggi, documentari, titoli per la televisione e per il cinema e, in tempi più recenti, anche per il cinema.
Adottata dalla Francia e da Parigi, dove risiede, Annarita Zambrano ha saputo dare una sua impronta specifica ai vari titoli che ha portato sullo schermo, grande o piccolo che fosse.

Il trasferimento a Parigi
Nata a Roma nel 1972, Annarita Zambrano si laurea nella capitale in lettere moderne all'università La Sapienza di Roma, con una specializzazione in "Storia del teatro e dello spettacolo". Più precisamente con una tesi su Truffaut dal titolo "Arts and the politics of auteurs", sotto la direzione del famoso critico di cinema italiano Lino Miccichè che le consiglia di proseguire gli studi in Francia dove la regista si trasferisce nel 2000 per completare un dottorato di ricerca in estetica del cinema.
Proprio a Parigi, infatti, continua e coltiva la sua passione e il suo interesse per il cinema. Per otto anni fa parte del comitato di programmazione del Paris Cinema Festival che si occupa del Prix de l'Avenir.

I cortometraggi

Annarita Zambrano debutta ufficialmente nel mondo del cinema con una serie di cortometraggi. Il primo è La troisième fois del 2006, al quale fanno seguito nel 2008 Andante mezzo forte, presentato al Festival Internazionale del cinema di Berlino, À la lune montante nel 2009, presentato, invece, a Venezia.
Continua la scrittura e regia di diversi cortometraggi e, tra il 2010 e il 2015, si possono citare Tre ore, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, Ma vision du monde, Dans la cour des grands, The blue hour, Schengen, presentato alla Settimana internazionale della critica di Cannes. E poi ancora Ophelia, in concorso a Cannes e Bal de famille per il quale cura soltanto la sceneggiatura.

Altri lavori, tra documentari e televisione
Tra il 2011 e il 2012 cura la sceneggiatura e la regia di un programma televisivo dal titolo La collection donne de la voi(e)x.
Nel 2014, invece, scrive e dirige il documentario L'anima del gattopardo, che analizza con una dimensione politica Il Gattopardo di Luchino Visconti del 1963. Il film, presentato al Film Festival di Taormina nel 2014, è prodotto da Rai e Ciné+ e indaga su alcuni temi culturali chiedendosi che cosa è rimasto dello spirito del "Gattopardo" nell'Italia di oggi.

Il grande schermo
Annarita Zambrano arriva anche al grande schermo. E lo fa, la prima volta, nel 2017 con Dopo la guerra, una riflessione sulle colpe e le violenze di un periodo storico recente, difficile da dimenticare e che condizionerà per sempre le vite di una famiglia diventata vittima di sé stessa, costretta a condividere il dolore privato con il giudizio pubblico. Si tratta di un film liberamente ispirato alle storie di alcuni condannati degli anni di piombo italiani, riparati in Francia sotto la dottrina Mitterrand, tra cui Paolo Persichetti e Cesare Battisti.
La première si è tenuta nel 2017 al Festival di Cannes nella selezione ufficiale Un Certain Regard. Il protagonista del film è Marco Lamberti, personaggio di finzione, interpretato da Giuseppe Battiston, che si ispira alla vicenda legale di Persichetti. Nei primi anni '80 Lamberti aveva ucciso un uomo in Italia per ragioni politiche e in seguito era fuggito in Francia. Lì si era costruito una nuova vita con una compagna e una figlia, Viola, che parlava soltanto francese.
A questo film ha fatto seguito, nel 2019, French Touch: Girls of Summer, del quale la Zambrano ha curato la sceneggiatura. Soffocate dal caldo soffocante e dai genitori, delle giovani donne desiderano immergersi nella seducente piscina dell'età adulta.
Nel 2023, presentato al Festival di Locarno, arriva Rossosperanza, con protagonisti Zena, Marzia Alfonso e Adriano, figli di gente perbene che si incontrano nella costosa Villa Bianca dove sono stati spediti dalle famiglie per farli diventare "normali".

Ultimi film

Drammatico, (Italia - 2023), 87 min.
Drammatico, (Francia - 2017), 100 min.

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