Totò Emanuele II, Totò Druppusu, l'attore teatrale precario, il poliziotto petomane, l'adolescente che parla sbadigliando, il bambino Niccolò, l'amica ipocrita della bella ragazza cieca, la benestante MariaLuce, il metal Sebastiano, il prete che vuole riformare la Chiesa Cattolica, l'omosessuale Fabio che sta sempre al telefono, l'impiegato precario e schiavizzato, Ruggero De Ceglie.... Sono alcuni dei personaggi che sono stati inventati e scritti da Francesco Mandelli. Ma in questo piccolo elenco si può riassumere anche la voglia di fare della satira socialmente scorretta dei primi due decenni del Duemila, ovvero di quell'Italietta berlusconiana che ha fornito sketch di impeccabile scorrevolezza con una scrittura che ricrea il linguaggio quotidiano o lo inventa. Francesco Mandelli ha cominciato nell'officina di Mtv, con Andrea Pezzi, Gip e Fabrizio Biggio, con il quale ha poi fatto il "salto di qualità" con il programma "I soliti idioti" che, secondo molti critici, è la versione italiana della più nota comedy sketch "Little Britain". Il Duemila ci ha regalato tanti bravi e nuovi attori, ma forse Francesco Mandelli è uno dei maggiori comici socialmente satirici e beffardi del nostro tempo.
Simbolo di Mtv Italia
Francesco Maria Mandelli nasce il 3 aprile 1979, a Erba, in provincia di Como, ma trascorre l'adolescenza a Osnago, in provincia di Lecco. Dopo aver frequentato il liceo scientifico Maria Gaetana Agnesi a Merate, interessato al mondo dello spettacolo, comincia a presentarsi a svariati provini nel tentativo di entrare in questo ambito lavorativo. Uno di questi lo porterà nel 1998 a condurre assieme ad Andrea Pezzi il programma "Tokusho", trasmesso un MTV Italia. Si farà conoscere al pubblico con il soprannome di "Nongio", diminutivo di "Nongiovane" che è poi il nomignolo che Andrea Pezzi gli affibbia proprio durante il programma. Ma a dispetto di questo strano nomignolo, Mandelli fa invece molte cose "giovani". Per esempio, entra a far parte come voce e chitarra del gruppo musicale Orange, che inizialmente nasce come una cover band degli Oasis, ma che dal 2009 in poi si svilupperà come un gruppo con canzoni originali e un album dal titolo "Certosa". A questo, si aggiunge anche il lavoro di presentatore radiofonico presso l'emittente Radio 105 Network. Ma è sempre e solo Mtv a dargli la fama, promuovendolo come Vj in trasmissioni come "Sushi" (sempre con Andrea Pezzi), "Select", "Mtv on the beach", "Romalive" con Mao e, soprattutto "MTV Mad" con Gip, ma soprattutto Fabrizio Biggio che diventerà il suo migliore amico e inseparabile collega.
Il debutto cinematografico
Nel 1999, parteciperà al suo primo film. Si tratta della commedia Tutti gli uomini del deficiente (1999) di Paolo Costella, che segnerà il debutto sul grande schermo del trio di presentatori noti al pubblico come la Gialappa's Band accanto ad altri attori del calibro di Claudia Gerini, Arnoldo Foà, Paolo Hendel, Marina Massironi e Francesco Salvi.
I film
Nel frattempo, si laurea in psicologia e diventa il conduttore di "Videoclash". Nel Duemila, continua a lavorare al cinema, aggiungendo alla sua filmografia titoli come: Ora o mai più (2003) di Lucio Pellegrini, Manuale d'amore (2005) di Giovanni Veronesi e, il più importante, Generazione 1000 euro (2009) di Massimo Venier con Alessandro Tiberi, Valentina Lodovini, Carolina Crescentini e Paolo Villaggio, all'interno del quale recita il ruolo di Francesco, amico e coinquilino del protagonista (interpretato da Tiberi) che lavora come proiezionista in un cinema d'essai.
L'insuccesso di "Non perdiamoci di vista"
Nel 2008, è invece in televisione, accanto a Paola Cortellesi e Rocco Tanica in "Non perdiamoci di vista" su Rai 3, ma nonostante le buone critiche ricevute dai giornalisti del settore televisivo, il programma non è premiato dal pubblico. Visti i pessimi ascolti, lo show termina dopo solo cinque puntate.
"I soliti idioti"
Molta più soddisfazione, gli darà, l'anno seguente, lo sketch-comedy "I soliti idioti" con Fabrizio Biggio. Mandelli e Biggio si trasformano nei nuovi Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni, proponendo personaggi surreali che non riescono a integrarsi e sono costantemente in conflitto con il mondo che li circonda. Il programma, che già dal titolo vuole rendere omaggio alla commedia all'italiana (I soliti ignoti 1958 di Mario Monicelli) diventa un cult per la nuova generazione che ripete tormentoni di questi "italiani medi" tremendamente grotteschi e cantano le canzoni che li accompagnano. A questo proposito, il brano più famoso è sicuramente "W L'Itaglia" scritta per i 150 dell'unificazione della nostra nazione, ma che si fa beffa di ciò che è diventata oggigiorno e rimpiangendo, parallelamente, gli ideali che l'avevano spinta a diventare una nazione e che sono, ormai, andati perduti. Ma quali sono i personaggi stereotipati di cui Mandelli e Biggio deridono? Si va dai tifosi che cercano di avere un comportamento più educato negli stadi di fronte alla loro squadra del cuore al vecchio Ruggero De Ceglie (una versione di Alberto Sordi ma più volgare, sguaiata e immorale) che spinge costantemente il colto figlio Gianluca a compiere azioni disoneste, a loro si accodano impiegati precari che lavorano al limite dello sfruttamento e che cercano di ribellarsi al loro capo, coppie gay che tentano disperatamente di diventare genitori tramite la gravidanza di uno di loro, sacerdoti che propongono di rinnovare la religione Cattolica e l'idea di Gesù Cristo finendo immancabilmente per diventare blasfemi, impiegate dello Stato menefreghiste e che cercano in tutti i modi di raggirare l'utenza per non dover lavorare, adolescenti benestanti che si vergognano del proprio ceto sociale e tendono ad avere comportamenti politicamente corretti diventando ridicoli, bambini maleducati che però, nonostante tutto ciò che dicono e fanno, sono ignorati dagli adulti, ministri e dottoresse che fanno carriera grazie al sesso, mafiosi che cercano di disintossicarsi dalla malavita e tanta, tanta, tanta altra vergognosa umanità italiana che viene messa al muro dai loro sketch. Il successo del programma televisivo li spingerà a portare i loro personaggi anche al cinema in un film che uscirà nel 2011 e che avrà lo stesso titolo della trasmissione. L'anno dopo il successo del primo film li porterà al seguito I due soliti idioti, ma contemporaneamente Francesco verrà cercato anche da Fausto Brizzi per interpretare l'unico maschio nella commedia tutta al femminile Pazze di me. Partecipa ancora una volta al cinepanettone di Neri Parenti nel 2013 (Colpi di fortuna) e torna nel 2015 con Biggio ne La solita commedia - Inferno. A Natele 2015 reciterà accanto a Lillo e Greg in Natale col boss di Volfango De Biasi e nel 2016 sarà ne I babysitter di Giovanni Bognetti.
Oltre a doppiare film d'animazione come Paddington 2 e Pets 2, lo troviamo anche diretto da Luca Miniero in Cops - Una banda di poliziotti (2020).
Dopo aver diretto nel 2018 Bene ma non benissimo, teen movie che ha come tema il problema del bullismo, nel 2021 adatta per il grande schermo il romanzo di Matteo Bussola Notti in bianco, baci a colazione. Nel 2022 è nel cast del film di Francesco Patierno La cura.
Altri lavori
Parallelamente, Mandelli si proporrà anche in un'inedita versione drammatica, entrando a far parte del cast della seconda serie del poliziesco Squadra antimafia - Palermo oggi su Canale 5. Come presentatore, invece, condurrà, sempre in coppia con Biggio e affiancato dalla cantante Nina Zilli, la sesta edizione dei TRL Awards, tenuti a Firenze, in Piazza Santa Croce, il 20 aprile 2011, poi seguito da "Mtv Days 2011", condotto invece con Valentina Correani.