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Ryan Coogler

Ryan Coogler (Ryan Kyle Coogler) è un attore statunitense, regista, produttore, sceneggiatore, è nato il 23 maggio 1986 ad Oakland, California (USA). Ryan Coogler ha oggi 38 anni ed è del segno zodiacale Gemelli.

Blockbuster da eroi

A cura di Fabio Secchi Frau

Dopo la morte dell'attore candidato all'Oscar Chadwick Boseman, nell'agosto del 2020, Ryan Coogler aveva quasi deciso di abbandonare il mondo del cinema. Secondo le sue dichiarazioni, la scomparsa dell'interprete lo aveva colpito duramente, dopo che entrambi si erano ritrovati a lavorare assieme in Black Panther.
"Ero a un punto della mia vita in cui ero consapevole di un mio allontanamento dall'industria cinematografica. Non pensavo che avrei potuto continuare la mia carriera da regista e sceneggiatore, per non parlare di girare un altro film di Black Panther, perché la morte di Chadwick mi ha distrutto", ammette Coogler. Per reagire alla nostalgia, ha raccontato di aver iniziato a rivedere i video in compagnia di Boseman, ad riascoltare le sue interviste mentre spiegava cosa significasse per lui il personaggio di T'Challa, riflettendo su alcune loro conversazioni intime, soprattutto quelle fatte quando Boseman aveva già capito di essere a uno stadio terminale del suo tumore al colon. "A quel punto, ho deciso che aveva più senso, per me, andare avanti", ha concluso. E difatti, ha repentinamente maturato l'idea di continuare a lavorare a Hollywood e di accettare la direzione del sequel di Black Panther, guidando il cast dopo la morte del suo protagonista e onorando la sua vita e il suo ruolo sia nel film che nelle vite dei suoi colleghi (Lupita Nyong'o, Danai Gurira, Angela Bassett) secondo una visione commovente, veritiera e chiara.
Per Coogler, infatti, il lavoro da regista non può stare slegato dalla sua vita personale, deve necessariamente realizzare opere con le quali ha un'integrità personale. Se non crede in quello che fa, nella pellicola che gira, allora avrà sicuramente difficoltà a convincere il cast e la sua crew a fare del loro meglio. Bisogna che anche loro credano nella sua visione. E alla fine della giornata, le scelte fatte devono sempre sembrare veritiere, perché quando i registi realizzano pellicole che non sembrano veritiere, il pubblico e la critica lo avvertono.
I maligni però sostengono che anche le cifre a lui date dalla Disney hanno avuto sicuramente un peso enorme, quantomeno nell'aiutarlo a trovare una certa integrità personale in meri blockbuster.

Studi e primi cortometraggi
Nato a Oakland in California, figlio di una community organizer e di un consulente per la libertà vigilata per i minori, Ryan Coogler cresce coi suoi due fratelli nella città in cui è nato, prima di trasferirsi a otto anni a Richmond, sempre nello Stato della California. Studente nel liceo privato cattolico del Saint Mary's College High School di Berkeley, è stato un ottimo giocatore di football, ma è stato spinto dagli insegnati a esplorare le sue doti creative attraverso un corso di scrittura.
Con una borsa di studio sportiva al Sacramento State, ha potuto laurearsi in finanza, ma ha anche seguito tutti i corsi di cinema che potevano adattarsi ai calendari dei suoi allenamenti. Dopo la laurea, è stato accettato a un Master triennale della USC School of Cinematic Arts, dove ha realizzato una serie di cortometraggi (Locks, Fig, The Sculptor), che verranno proiettati in vari festival underground (Tribeca FIlm Festival e American Black Film Festival), ottenendo qualche riconoscimento.

Il debutto nei lungometraggi
Nel 2013, scrive e dirige il suo primo lungometraggio Prossima fermata Fruitvale Station (prodotto dal Premio Oscar Forest Whitaker), basato sui fatti reali accaduti la notte del Capodanno 2008, quando Oscar Grant, un ventiduenne di Baya Area, viene insensatamente ucciso dalla polizia, all'interno della stazione di Fruitvale. Interpretato da Michael B. Jordan, con il quale Coogler stringerà un lungo sodalizio artistico, la pellicola debutta al Sundance Film Festival e a Cannes, accompagnato da grandi applausi.
Sospeso tra il documentario e il film a soggetto naturalista alla Dardenne, con uno stile asciutto e veloce, si ricostruisce l'ultimo giorno di vita di un ragazzo attraverso un fortissimo senso di premonizione e inquietudine, avvertito anche dalla curiosa scelta di girare parzialmente in super-16mm.

La saga di Creed
Nel 2015, ritorna a lavorare con Jordan, scrivendo e dirigendo Creed - Nato per combattere, spin-off della saga di Rocky. Ancora una volta, a Michael B. Jordan va il ruolo da protagonista. Stavolta, è Adonis "Donnie" Creed, figlio dello scomparso campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed, allenato niente meno che da Rocky Balboa, dal volto di un ritrovato Sylvester Stallone.
Il pubblico e la critica americana apprezzano enormemente il film, meno la critica europea che, rivedendo nello script proprio la stessa formula dai passaggi obbligati del cult Rocky, accusa Coogler di non aver portato nulla di nuovo al cinema, anzi di aver invece impoverito un racconto che poteva arricchirsi di nuovi spunti generazionali di natura socio-politica. Viene quindi etichettato come l'ennesimo blockbuster sportivo dal buon ritmo, inneggiante a un'America che cerca ancora la sua autorealizzazione da stracciato American Dream. Tutta roba già vista, dunque, ma girata con la stessa cura di un qualsiasi ottimo prodotto di marketing.
Difatti, il titolo apre ufficialmente la saga di Creed che mette in cantiere ben due sequel, uno nel 2018 e uno nel 2023, dei quali Coogler però è solo produttore.

Disney Forever
A questo punto, la Disney non può farselo scappare e lo ingaggia per lavorare alla sceneggiatura e alla regia del superhero movie Black Panther (2018), facendo di Coogler il primo regista di colore dei Marvel Studios. Ingaggiando Chadwick Boseman come protagonista e ritrovando l'amico Michael B. Jordan come antagonista, mette in scena il difficile e sanguinoso ritorno del principe T'Challa, erede al trono dell'isolata e tecnologicamente avanzata nazione immaginaria africana di Wakanda.
Le reazioni alla pellicola sono le medesime di Creed. Al momento dell'uscita, Black Panther incassa 1,3 miliardi di dollari in tutto il mondo, diventando il film con il maggior incasso diretto da un regista di colore. La critica americana lo osanna, portandolo però alla sopravvalutazione e addirittura spingendolo alla candidatura all'Oscar come miglior film (senza però fargli vincere la statuetta). Quella europea rimane molto più mite nella sua reazione, non trovando alcuna elevazione artistica in quello che si rivela essere solo l'ennesimo film sui supereroi e addirittura definendolo meno elettrizzante e avvincente dei precedenti titoli finora realizzati.
Ma Coogler si aggiudica comunque la possibilità di dirigerne il sequel con Black Panther: Wakanda Forever nel 2022.

Produzioni
Continua intanto la sua carriera di produttore portando sugli schermi il pessimo Space Jam: New Legends, per la regia di Malcolm D. Lee, e Judas and the Black Messiah di Shaka King, biopic sul membro delle Pantere Nere, Fred Hampton, e su William O'Neal, l'infiltrato che ne permise l'omicidio.

Vita privata
Ryan Coogler è sposato dal 2016 con l'assistente regista Zinzi Evans.
Nel gennaio del 2022, è stato scambiato per un rapinatore dalla polizia di Atlanta e arrestato. Dell'accaduto, avvenuto in una filiale della Bank of America, sono stati ritenuti responsabili il capo della filiale e una cassiera, immotivatamente sospettosi a causa della cifra che Coogler voleva ritirare e dal suo look (Coogler indossava una felpa con cappuccio e occhiali da sole e come ogni altro normale cliente sotto la pandemia una mascherina anti-covid), che per loro però rappresentavano elementi sufficienti ad allertare la polizia, la quale ha proceduto non solo ad ammanettare Coogler, ma anche a trattenere altre due persone che lo aspettavano in un SUV fuori dalla banca.
Chiarito il gravissimo errore, la Bank of America ha fatto mea culpa e ha collaborato con Coogler, con grande soddisfazione di quest'ultimo.

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mercoledì 25 agosto 2021
Simone Emiliani

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Il regista torna a dirigere Black Panther - Wakanda Forever. Dal 9 novembre al cinema.
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