Figura di spicco del cinema underground americano, Nina Menkes realizza opere piene di poesia, emozione e lirismo, offrendo uno sguardo politicamente e socialmente impegnato che si contrappone a Hollywood. Dopo aver studiato cinema all'Università di Los Angeles, diventa una specialista in film a basso costo inventando un linguaggio cinematografico personale che le permetterà di imporsi in un mondo quasi esclusivamente maschile. Collabora con la sorella Tinka, sorta di alter ego che si destreggia nei panni di attrice, co-sceneggiatrice e co-montatrice. Magdalena Viraga (1986) mette in scena Ida, una prostituta stanca e disgustata dalla vita che un giorno viene accusata di omicidio. In prigione la donna accetterà la propria sorte di oppressa ritrovando cosìuna pace interiore. In Queen of Diamonds (1991) una donna, croupier a Las Vegas, si annoia a morte oppressa dal vuoto che la circonda, mentre in The Bloody Child, presentato a Locarno nel 1996, una capitana dei «marines» assiste impotente all'uccisione di una donna da parte di un soldato. Nel 2005 Nina Menkes co-dirige Massaker, intervista a sei dei responsabili del massacro di «Sabra e Chatila», due campi di rifugiati palestinesi in Libano messi a ferro e fuoco dalle Forze Libanesi appoggiate dall'esercito israeliano.
Da Catalogo del 60° Festival del film di Locarno - 2007