Magnifico attore taiwanese messosi al servizio di Tsai Ming-liang, partecipando a quella brillantezza di colori che aumenta la gioia della visione di un suo film. Grandissimo interprete per un grandissimo regista. Al di là delle polemiche sul suo innegabile erotismo e sulla sua visione edulcorata delle tragedie della vita, Tsai Ming-liang ha fatto di Lee Kang-sheng il suo alter ego più elegante e cavalleresco. Per il maestro, Kang-sheng è diventato tutto: capriccioso, egoista, avido, inaffondabile, sfacciato, esibizionista, difettoso, immortale. E ci ha conquistato da subito. Un "non signore" del cinema in netto contrasto con le buone maniere che il cinema taiwanese imponeva nel suo tempo, perso invece nel riflesso di quell'amore freaky e allo stesso tempo attratto dalla carnalità della musica, con la quale riesce a essere se stesso fino all'autolesionismo. Indifferente alla macchina da presa, riesce a superare ogni sciagura, perché per quanto doloroso possa presentarsi il presente, se si mette un po' di musica si può sempre alleggerirlo. Meravigliosa maschera, epitome di un maschile asiatico moderno, non si può non restare incantati da una successione di sue smorfie indimenticabili. È come passare dal torpore all'elettricità in un solo secondo. L'amore per la recitazione, i languidi movimenti del suo corpo, diventano strumenti ipnotici che trascinano lo spettatore in quella limpida, ritrovata, brillantezza dei colori di un cinema ancora da scoprire.
L'incontro con Tsai Ming-liang
Lee Kang-sheng nasce a Taipei nel 1968. Fin da subito si mette in luce come attore. Folgorante, per la sua carriera, sarà l'incontro con Tsai Ming-liang regista (allora) televisivo che lo invitò a partecipare al suo film tv All the Corners of the World (1989).
I film con Tsai Ming-liang
È un sodalizio artistico che dura da vent'anni e che ha permesso a Kang-sheng di passare sul grande schermo con pellicole come Xiao hai (1991), Vive l'amour (1994), The Hole - Il buco (1998), Il fiume (1997), Che ora è laggiù? (2001), Bu san (2003), Il gusto dell'anguria (2005), Face (2009) con Jeanne Moreau e tanti altri.
La carriera da regista
Nel 2003, decide anche lui di tentare la strada del regista e dirige Miao Tien, Chea Chang e Lu Yi-Ching in Bu jian, seguiranno Help Me Eros (2007) e il film collettivo Taipei 24H (2009).