Soprannominato lo "scienziato pazzo" del documentario dal New York Times, l'americano Brett Morgen dirige, scrive e produce lungometraggi indipendenti, di rottura, che raccontano storie scottanti, tutte rigorosamente vere, con uno stile che sa essere visionario e sperimentatore.
Il successo con On the Ropes
Nato a New York nel 1968, Morgen si laurea in Mitologia americana ma, deciso a intraprendere la strada del cinema, dirige, fotografa, monta e produce il suo primo film, Ollie's Army (1996), documentario sulla campagna elettorale di Oliver North, candidato senatore. Sempre più convinto della sua passione per la macchina da presa, nel 1999 si diploma in Produzione cinematografica alla Tisch School of the Arts di New York. Il suo lavoro di tesi finale è On the Ropes (1999), in cui segue tre giovani pugili e il loro allenatore, determinato a guidarli in una direzione positiva dentro e fuori dal ring. I sogni e le lotte dei tre boxer e del loro mister, tutti con un passato difficile da superare, si incrociano in quella stessa palestra dove Mike Tyson era solito allenarsi. Il documentario viene presentato al Sundance Film Festival, dove riceve il Premio Speciale della Giuria. Questo riconoscimento è l'apripista per una serie di prestigiosi apprezzamenti che fanno circolare il nome del regista negli ambienti più autorevoli del cinema americano indipendente. On the Ropes ottiene anche una nomination agli Oscar per il miglior documentario, il Guild of America Award per la migliore regia di un documentario e il premio internazionale della Documentary Association per il miglior film dell'anno.
La vera storia del produttore Robert Evans
Nel 2001 Morgen realizza il documentario musicale Say It Loud: A Celebration of Black Music in America e, un anno più tardi, scrive, dirige e produce The Kid Stays in the Picture, documentario sulla vita del celebre produttore della Paramount Pictures Robert Evans, adattamento della sua autobiografia, che viene presentato al Festival di Cannes ottenendo una vasta eco internazionale. Anche questo film ottiene numerosi riconoscimenti negli Stati Uniti. Del resto la materia è succulenta: è la storia di un leggendario produttore di Hollywood, notato nel 1956 in un hotel, a bordo piscina, dall'attrice Norma Shearer, che gli offre un ruolo cinematografico. Dopo una breve carriera di interprete, Evans diventa capo della produzione della Paramount Pictures all'età di 34 anni, producendo film storici come Il Padrino, Rosemary's Baby, Love Story, La strana coppia, Harold e Maude e Chinatown. Il documentario si sofferma anche sui lati oscuri della vita di Evans, come i matrimoni falliti, l'abuso di cocaina e il presunto coinvolgimento nell'omicidio del Cotton Club, di cui rimase vittima la madre del celebre scrittore di polizieschi James Ellroy. La vita e la carriera di Evans - che presta la voce al suo personaggio - ispirano anche Kid Notorius (2003), una serie di animazione diretta da Morgen per la rete Comedy Central, destinata a un pubblico adulto per i suoi riferimenti espliciti al trasgressivo mondo dello show business e il suo irriverente sarcasmo.
Nuove conferme
Un nuovo grande successo per il regista arriva nel 2007 con Chicago 10, rilettura, in stile docu-cartoon, di uno degli episodi più caldi del '68 americano: gli scontri tra polizia e pacifisti, che manifestano contro l'escalation nella guerra del Vietnam, durante la Convention democratica di Chicago e il conseguente processo ai leader della rivolta, tra cui spicca Bobby Seale, il vicepresidente delle Pantere Nere. Morgen accosta documenti inediti e testimonianze degli accusati all'animazione, usata per ricostruire le fasi del processo, di cui non si ha materiale visivo d'epoca. Ne emerge un film che guarda al passato, per parlare del presente e segnalare le storture del sistema democratico che emergono quando si impedisce la libera manifestazione del dissenso. Considerato uno dei primi documentari animati di questo genere così peculiare, Chicago 10 è scelto come film di apertura del Sundance Film Festival e ottiene diversi riconoscimenti.
È del 2013 The Rolling Stones Crossfire Hurricane, imponente progetto che racconta i primi trent'anni di storia di una delle più grandi rock band del pianeta. Ricostruendo in maniera visionaria il viaggio mitico dei Rolling Stones da outsider a statisti del rock, Morgen offre allo spettatore - e ai numerosissimi fan - uno sguardo anche intimo, che si avvale delle testimonianze dei componenti della band. I tempi sono ormai maturi per passare alla prova del primo lungometraggio di finzione. Si tratta del drammatico When the Street Lights Go On, storia dei residenti di una piccola città alle prese con l'uccisione spietata di una giovane ragazza e di un insegnante. Per il 2014 il regista coltiva progetti ambiziosi. Un documentario incentrato sulla vita, finita tragicamente, del leggendario leader dei Nirvana Kurt Cobain. Un lavoro concepito come un Pink Floyd - The Wall dei giorni nostri, che racconti le contraddizioni e il lato meno conosciuto del musicista grunge - la sua tenerezza malinconica - e che contenga una miscellanea di tutte le attività artistiche portate avanti da Cobain al di là della musica: l'arte visuale, la pittura, e i filmati in Super8.
Dopo aver sceneggiato Il processo ai Chicago 7, torna al documentario con Moonage Daydream, un'odissea cinematografica attraverso l'arte di David Bowie.
La carriera televisiva e gli spot
Morgen ha anche creato e prodotto diverse serie ed eventi televisivi. Nel 2008 il regista vince il suo primo Peabody Award - che premia le eccellenze televisive e radiofoniche americane - per la produzione esecutiva della serie tv Nimrod Nation, realizzata per il Sundance Channel e salutata come una delle migliori serie del 2008 dal Los Angeles Times e dall'Associazione dei Critici Televisivi. Nel 2010 Morgen dirige e produce June 17th, 1994, episodio della serie televisiva ESPN Films: '30 For 30, che ricostruisce alcuni importanti eventi sportivi tenutisi nella giornata richiamata dal titolo. Oltre a lavorare per il cinema e la tv, Morgen ha diretto centinaia di spot commerciali per marchi diversi, come GE, Nike, Dominos, ESPN, HSBC e Marlboro.