Giorgio Bianchi è un attore italiano, regista, scrittore, sceneggiatore, assistente alla regia, è nato il 18 febbraio 1904 a Roma (Italia) ed è morto il 9 febbraio 1967 all'età di 63 anni a Roma (Italia).
Dopo avere frequentato l'istituto tecnico ed avere esercitato attività di vario genere, decise di intraprendere la carriera cinematografica, come attore; esordì infatti nel 1929, con una piccola parte in un film muto diretto da Aldo De Benedetti. Ottenuto un certo successo, nel giro di quattro anni recitò in ben tredici film diretti da prestigiosi registi come Guido Brignone, Alessandro Blasetti, Gennaro Righelli e Amleto Palermi, ottenendo parti abbastanza significative. Nel 1933, abbandonato il ruolo di attore, si dedicò dapprima alla direzione del doppiaggio, poi lavorò prevalentemente come aiuto-regista di Amleto Palermi. Dopo un decennio, nel 1942 esordi come regista nel film La maestrina, tratto da una commedia di Dario Niccodemi, in cui diede buona prova di sé, dimostrando valide doti di narratore. Negli anni successivi, una serie di film di buon livello testimoniano la predilezione di Bianchi per tematiche non banali. Tuttavia, anche quando decise di privilegiare un tipo di cinema più commerciale, Bianchi riuscì a realizzare opere assai apprezzabili, fra le quali possiamo ricordare due film del 1962, Il mio amico Benito, vivacizzato dalle straordinarie doti comiche di Peppino De Filippo, e Totò e Peppino divisi a Berlino, autentico capolavoro dell'inimitabile duo.