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Satoshi Kon

Satoshi Kon è un regista, scrittore, sceneggiatore, autore animazioni, è nato il 12 ottobre 1963 a Hokkaido (Giappone) ed è morto il 24 agosto 2010 all'età di 46 anni a Tokyo (Giappone).

Riconciliazione fra realtà e sogno

A cura di Fabio Secchi Frau

Realismo e anime. Da una parte la realtà con tutte le sue insidie e le sue crudeltà, dall'altra il variopinto e soffocante mondo dell'animazione giapponese. Due culture agli antipodi. Praticamente impossibile narrarle insieme e sentirsi apposto da una parte o dall'altra. Ma per Satoshi Kon è tutto diverso. Se non si può stare da un lato o dall'altro, allora meglio creare un nuovo, vibrante mondo che riassume entrambe le istanze. Un mondo da trasporre sul grande schermo e che esplora le difficoltà della vita, ma anche le sue resistenze, abbagliandola con colorati mondi animati. Un prodigio dell'animazione e della regia, mai anonimo, mai accettabile, rinuncia a tutte le connessioni cinematografiche seguendo un proprio perfetto prototipo che rappresenta "la sua idea di cinema". Particolarmente sensibile alle angosce e ai traumi interiori, ai passaggi esistenziali che comportano un brusco cambiamento, Kon è un autore sempre più libero e che si può permettere il lusso di esprimersi come un "artista di cinema". Con la maturità riesce perfino a intersecare perfettamente i suoi due mondi: ne è un esempio Paprika - Sognando un sogno, film manifesto delle sue idee, dove si avventura nella sofferenza quotidiana e nella sua unica via di fuga (i sogni), pervadendo il tutto con un sottile strato di nostalgia e gratitudine. Lacrime e risate, dunque. Questa la sua formula perfetta, movimentata, calibrata in dosi esatte, moderata da un gusto per il pittoresco che lo hanno reso estremamente famoso e hanno fatto dei suoi personaggi veri e propri individui consapevoli della loro essenze e di viaggi e storie che non sono altro che percorsi verso la riconciliazione con se stessi o con il mondo circostante. Considerato il capofila di una nuova generazione di animatori, intinge la sua poetica nei rapporti tra illusione e realtà, nella sua passione per i generi cinematografici più movimentati (fantascienza, action-movie, thriller, melodramma, commedia) e nell'animazione tradizionale, quella fatta da magnifici colori e metafore camp, che bevono e si nutrono solo di realtà. I suoi film sono cartoni animati per adulti. I suoi film sono cult!
Dopo aver seguito i corsi di design e di comunicazione visiva al Musashino College of the Arts, intraprende immediatamente la carriera di disegnatore di manga, trasferendo la sua passione per il disegno anche sugli anime, nonostante segretamente volesse diventare un pittore. Nel 1990, realizza il manga "Kaikisen" - conosciuto anche con il nome de "La stirpe della sirena" - suscitando l'attenzione di Katsuhiro Otomo che lo invita a collaborare con lui al fumetto "World Aparment Horror". L'anno seguente, debutta anche nel mondo dell'animazione, come art director dell'OAV Roujin Z, scritto da Otomo, sceneggiando anche uno degli episodi di Memories (1995).
Dopo una lunga gavetta nella scenografia e nella realizzazione di layout per pellicole d'animazione - all'interno della quale ha potuto collaborare con Mamoru Oshii - decide di debuttare alla regia. E nel 1998, esce la sua prima pellicola Perfect Blue, un thriller psicologico d'animazione tratto dall'omonimo romanzo di Yoshikazu Takeuchi, che inizialmente doveva essere prodotto per il mercato home video, ma che poi ebbe un successo tale da essere distribuito e proiettato nelle sale cinematografiche del Giappone con un ottimo consenso da parte di pubblico e critica, tanto è vero che gli frutterà notevoli premi internazionali.
Con un budget maggiore e con un'ampia libertà creativa, farà seguire alla sua opera prima la pellicola Millennium Actress (2001) e poi il suo capolavoro, la commedia Tokyo Godfathers (2003). Denso di ironia e d'amore, Kon narra la storia di un ubriacone, un travestito e una ragazza scappata di casa che la notte di Natale trovano una neonata nella spazzatura, prendendosene cura. Con taglio leggero e tempo coinvolgente, Kon conquista tutti, concedendosi una pausa dal cinema per firmare alcuni episodi della serie tv animata Paranoia Agent (2004), cui seguirà il lungometraggio Paprika - Sognando un sogno (2006), tratto dall'omonimo romanzo di Yasutaka Tsutsui dove, come suddetto, contrapporrà e unirà vero e falso, illusione e realtà, in uno sfondo dove le angosce esistenziali, ma anche le situazioni paradossali sono le vere spine dorsali della storia dei personaggi, tutti nervosi e tutti impegnati a respingere la loro vera natura umana, i loro bisogni, le loro necessità e la loro sensibilità. Maestoso, bellissimo, di alburnea potenza, folgorante, Satoshi Kon è lo specchio dei tempi futuri e le sue pellicole si aggiungono significativamente alla crescente cinematografia contemporanea nipponica che esplora le contaminazioni culturali e i conflitti umani in atto nel nostro villaggio globale. Bravissimo, di mano ferma, con cipiglio giovane, ama profondamente e sinceramente l'arte del disegno.

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