È stato il giovane attore di numerosi telefilm americani, ma attualmente, con il passaggio alla regia, si è visto affidare da Eddie Murphy la direzione di alcune sue pellicole da protagonista. A lui il compito di creare la sensibilità giusta in un film comico e inclinare un mondo narrativo secondo i coloratissimi e carnevaleschi desideri del suo attore pigmalione.
Debutto come attore in tv
Figlio dell'attore Floyd Levine, nasce lo stesso giorno che il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy viene assassinato a Dallas. Segue le orme paterne e inizialmente lo fa sul piccolo schermo partecipando a un gran numero di telefilm fra cui: Harper Valley P.T.A. (1982) di William Asher, Archie Bunker's Place (1982), Cagney & Lacey (1982) di Reza Badivi, L'albero delle mele (1982), Tre cuori in affitto (1983) con John Ritter e Joyce DeWitt, Supercar (1983) di Harvey S. Laidman con David Hasselhoff, Il mio amico Arnold (1984) di Gerren Keith con Gary Coleman, Newhart (1984), Babysitter (1985) di Alan Rafkin con Scott Baio, il film tv Crime of Innocence (1985) di Michael Miller con Diane Ladd, Ai confini della realtà (1985) di Gilbert Cates e Bill L. Northon, Genitori in blue jeans (1985) di John Tracy con Kirk Cameron, Mr. Belvedere (1986) e le fiction The Gladiator (1986) di Abel Ferrara e One Terrific Guy (1986) di Lou Antonio.
Segni particolari: genio
Il debutto cinematografico avviene invece nel 1988, accanto a Yvonne De Carlo, nella pellicola Cellar Dweller di John Carl Buechler. Poco dopo si sposa con Laura Cathcart, dalla quale avrà due figli. Ma le sorprese non sono ancora finite, infatti riesce a conquistarsi finalmente il ruolo di protagonista in un telefilm tutto suo: quello di Eric Mardian ne Segni particolari: genio, 114 episodi che andranno in onda dal 1986 al 1991 e all'interno dei quali reciterà con Howard Hesseman e Jeanetta Arnette.
Il passaggio alla regia
Terminata la serie, appare nella sitcom Gli amici di papà (1992), poi nella pellicola Gli occhi della vendetta (1993), dove riveste i ruoli di un sacerdote. È il 1994, quando decide di passare alla regia. Inizialmente lo fa firmando qualche episodio del programma "All That", poi passa ai documentari partendo da quello sulla musica hip hop The Show (1995) che onora artisti come Notorious B.I.G., Sean "P. Diddy" Combs, Snoop Dogg, Dr. Dre e Method Man. Vince persino un Emmy nel 1995 per Hank Aaron - Chasing the Dream (1995), poi si dà al grande schermo con Good Burger (1997) con Ron Lester e Linda Cardellini. Nel 1999, firma Varsity Blues (1999) con Jon Voight, poi dirige un episodio del serial Popular (1999), seguito dalla pellicola Pronti alla rissa (2000).
Eddie Murphy ha scelto te
Ma è l'incontro con Eddie Murphy a cambiare la rotta della sua carriera. La star di colore della comicità lo sceglie infatti come suo regista in Norbit (2007), Piacere Dave (2008) e A Thousand Words (2009).
Il mestiere di produttore
Fin dal 1993, però, Brian Robbins si occupa anche di produzione cinematografica e televisiva. È a lui che si devono documentari come Hardwood Dreams (1993) di Michael Tollin con la voce di Wesley Snipes, ma anche pellicole come Il sogno di una estate (2001), Mi chiamo Radio (2003), Dreamer - La storia per la vittoria (2005) con Kris Kristofferson, Coach Carter (2005) con Samuel L. Jackson, Svalvolati on the road(2007) con John Travolta e Old Dogs (2009) con Robin Williams e ancora Travolta. Non mancano nella lista la produzione di telefilm come Smalville (2001-2007), Le cose che amo di te (2002-2006) e One Tree Hill (2004-2008). Discreto, la sua regia è al servizio degli attori di turno, nonostante a volte metta solo in scena farsacce sgangherate e con qualche gag decente.