Dopo Porky's le scuole americane non sono state più le stesse. Il sesso, il cinismo e gli scherzi hanno subito un aumento: tutto merito o demerito di Bob Clark, la cui penna e il cui occhio hanno così descritto il mondo degli adolescenti in piena crisi ormonale. Disgraziatamente, la sua esistenza non è conclusa certo con una risata. Era inevitabilmente destinata a interrompersi lungo una strada nella Pacific Coast, in un incidente. Oggi Porky's è un cult vero e proprio. E le regie di Bob Clark sono state imitate dalla nuova gioventù di cineasti americani. Scambiato sotto banco fra i ragazzi del liceo, guardato di notte, sotto le coperte con il telecomando in mano, sempre pronti a cambiar canale nel caso arrivasse qualche "grande" e magari... con l'altra mano da qualche parte... Tutta colpa di Bob Clark!
Dopo aver frequentato l'Hillsdale College del Michigan e dopo aver studiato alla University of Miami, stringe una fortissima amicizia che si trasformerà poi in collaborazione professionale con lo sceneggiatore Alan Ormsby.
Esordirà dietro la macchina da presa con il film indipendente The Emperor's New Colthes (1966), seguito poi da She-Man (1967), ma comincerà ad avere i primi veri successi solo quando si confronterà con il genere horror firmando L'assedio dei morti viventi (1972) e La morte dietro la porta (1974).
Sceneggiatore di alcune puntate della serie tv Hazzard (1979), dirigerà Donald Sutherland, James Mason e Christopher Plummer nel lungometraggio drammatico Assassinio su commissione (1979), anche se il suo più grande successo a livello qualitativo rimane la pellicola con Jack Lemmon Serata d'onore (1980), storia un addetto stampa di Broadway che incontra dopo molti anni il figlio che era rimasto con la madre dopo il divorzio.
Quantitativamente invece, a livello di incassi, sbanca il botteghino la commedia scollacciata americana Porky's - Questi pazzi pazzi porcelloni (1981) e il suo seguito Porky's II - Il giorno dopo (1983), storia di avventure sessuali fra studenti di un college in piena pubertà. Cerca di ripulirsi dal genere firmando il più brillante A Christmas Story - Una storia di Natale (1983), passando poi al mediocre Nick lo scatenato (1984) con uno Stallone sotto tono e una Dolly Parton con il seno sempre più prorompente.
Dopo aver diretto un episodio del serial Storie incredibili (1985) e dopo vari film tv, torna al grande schermo dirigendo Dan Aykroyd e Gene Hackman nel poliziesco comico Poliziotti a due zampe (1990), ma ancora peggio sarà Un genio in pannolino (1999) con Kathleen Turner.
Il regista morirà assieme al figlio di ventidue anni, Ariel Hanrath Clark, in un incidente stradale nella periferia di Los Angeles. La loro auto si scontrò con un fuoristrada lungo la Pacific Coast.