Bombolo (Franco Lechner) è un attore italiano, è nato il 22 maggio 1931 a Roma (Italia) ed è morto il 21 agosto 1987 all'età di 56 anni a Roma (Italia).
Il mitico Bombolo, spalla di Nico il Pirata
L'attore romano Franco Lechner (1932-1987) è più noto al grande pubblico con il nome d'arte di Bombolo. L'epiteto era il soprannome dato all'attore dagli amici del quartiere di Campo dei Fiori (secondo Marco Giusti), ma Franco Grattarola lo fa derivare probabilmente dalla canzonetta del ventennio fascista "Bombolo" di Marf & Mascheroni (che per la gente comune turlupinava il grasso gerarca Buffarini Guidi) "che ben descrive i tratti somatici del comico".
Bombolo presenta una comicità e un'ilarità essenzialmente fisiche, provocando il riso della platea romana, grazie alla sua mimica facciale stravolta, all'espressione bovina dello sguardo, al pianto onomatopeico (Tzè!) da fumetto, ai movimenti inconsulti. La lingua saetta e sputazza imprecazioni e lamenti tra labbra carnose, la pancia obesa sobbalza nella corsa, la calvizie è mal nascosta dal riportino e la gommosa faccia flaccida funge da vero e proprio punching ball da parte del tiranneggiatore di turno. Bastava dunque una sua smorfia (la sua specialità) per suscitare nello spettatore un'incontenibile ilarità.
Proprio nel centralissimo quartiere romano di Campo dei Fiori Bombolo sbarcava il lunario, vendendo piatti e ombrelli ai passanti agli angoli delle strade. Il simpatico commerciante vendeva piatti anche vicino agli studios di Roma Cinecittà senza passare inosservato. Personaggio estroverso e ingombrante, dalla faccia espressiva, dall'animo vagabondo e dalla comicità selvaggia, nel 1975 attirò così l'attenzione dei registi Mario Castellacci e Pier Francesco Pingitore. Questi lo portarono sul palcoscenico come uno degli interpreti dei polifonici spettacoli di varietà formati dalla compagnia cabarettistica satirica de "Il Bagaglino" al Salone Margherita (spettacoli che saranno poi ripresi e mandati in onda dalla Rai-Tv dopo il 1975). Periodo di successo ma anche di grande fame, perché Bombolo prendeva poche lire al teatro e la mattina continuava a vendere piatti per le strade di Roma. Lo stesso regista Pier Francesco Pingitore con Mario Castellacci, lo fece esordire nel film Romolo e Remo: storia di due figli della lupa (1975), nei panni di Pappo, un truce seguace di Romolo-Pippo Franco, consumatore di pancetta alla Totò e incapace di assicurarsi una compagna nel Ratto delle Sabine. Nel successivo Nerone (1977), diretto sempre da Pingitore & Castellacci, l'attore continua la farsa dell'antico romano Roscio, "allupato" di donne e di cibo che urla, esigendo con veemenza "pasta e facioli".
Verso i quarant'anni, grazie alla carriera cinematografica, Bombolo smise di fare il venditore ambulante, anche se non diventò mai ricco, rappresentando "il prezzemolo dei film-barzelletta" durante il successo di questo genere (barzelletta-movie) con il boom de I carabbinieri (1981) di Francesco Massaro e dei Pierini di Alvaro Vitali (1981-1982). Bombolo riuscì a interpretare addirittura dieci film-barzelletta all'anno. Al giornalista Marco Giovannini del settimanale "Panorama" del 01/03/1981 (articolo "Eccezzziunali! Veramente?") confessava di non essere un attore emergente ("Io emergente? Ma se domani me impicco"), di avere studiato fino alla terza media differenziale, di non usare le sceneggiature sul set e di rimpiangere senz'altro i tempi beati in cui viveva per strada.
Tuttavia Bombolo è un attore da strada, lanciato per sempre nel mondo dello spettacolo da Bruno Corbucci (1931-1996), soggettista, sceneggiatore e regista di vari film di genere comico-popolare, comico-avventuroso, parodistico e musicale, con Squadra antifurto (1976) che fece di Bombolo uno dei volti più esilaranti e clamorosi della commedia sexy-comica-farsesca di serie B degli anni Settanta e Ottanta. Apparirà infatti in quaranta film e anche in televisione. Per la tv si ricordano la sua partecipazione in Rai agli spettacoli "Quantunque io" (1977) di Enrico Montesano e "C'era una volta Roma" (1979) di Castellacci e Pingitore, mentre appare nella televisione commerciale in "Sponsor City" (1984). Una trasmissione è stata interamente dedicata a lui a opera dell'amico Pier Francesco Pingitore: il programma televisivo "Bombolo: un comico preso dall'osteria".
Maurizio Maggioni
Estratto da Tomas Milian, il trucido e lo sbirro (Profondo Rosso, 2004), di Gordiano Lupi, per gentile concessione dell'autore Maurizio Maggioni .