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Nilla Pizzi

Nilla Pizzi (Adionilla Pizzi). Data di nascita 16 aprile 1919 a Bologna (Italia) ed è morto il 12 marzo 2011 all'età di 91 anni a Milano (Italia).

La regina del Festival di Sanremo

A cura di Fabio Secchi Frau

Cantante italiana prestata sporadicamente al cinema nostrano come attrice di melodrammi e musicarelli. Fu la prima vincitrice del Festival di Sanremo.

La carriera musicale
Figlia di Angelo Pizzi, contadino che curava anche la manutenzione stradale per conto del comune di Sant'Agata Bolognese e di Maria Pizzi, sarta, Adionilla, detta semplicemente Nilla (si sarebbe dovuta chiamare Dionilla, come sua nonna, ma l'impiegato dell'anagrafe scrisse il nome sbagliato), cresce assieme alle due sorelle minori, Liliana e Denisa, attualmente proprietarie di un laboratorio di maglieria. Dopo aver frequentato l'avviamento professionale lavora in una sartoria, poi in un pastificio militare e come collaudatrice di apparecchi radio alla Ducati di Bologna. Dotata di una bellezza disarmante, partecipa ad alcuni concorsi di bellezza degli anni Trenta (uno di questi fu Cinque lire per un sorriso) e viene spinta da uno zio che lavora nell'esercito a esibirsi in spettacoli organizzati per le Forze Armate. Fu per questo motivo che venne eletta la mascotte del 35° Reggimento Fanteria di Bologna. Nel 1942 vince il concorso Voci Nuove indetto dalla EIAR (la vecchia RAI) che le permetterà di esibirsi con l'orchestra Zeme e di cantare alla radio una delle sue prime canzoni: "Casetta fra le rose". Avvicinata da Cinico Angelini, incide il suo primo disco nel 1944 per la Parlophon: "Valzer di primavera", un duetto con Bruna Rattani e "Ronda Solitaria" dove canta con Elsa Payrone. Sfortunatamente la sua carriera subisce una brusca fermata quando, per volere del fascista Tito Petralia, la sua voce viene giudicata troppo sensuale ed esotica e questo, al regime, non piace. Non curante di essere stata allontanata dalla radio, Nilla Pizzi si esibisce in teatri e sale da ballo. Solo con la caduta del fascismo la cantante torna in radio, ottenendo un contratto con la Cetra. Ma un precedente contratto con La Voce del Padrone la costringe a incidere utilizzando dei falsi nomi (Isa Marletti, Ilda Tulli, Conchita Velez, Carmen Isa). Scioltasi da questo contratto, nel 1946, raccoglie grandi successi e diventa popolare a livello nazionale. Suoi sono: "Chico Chico", "Cocoricò", "Maria de Bahia", "O mama mama" e "Quizas quizas quizas", fatti in collaborazione con Tony Stella, Renato Carosone, Giovanni D'Anzi, Alfredo Clerici, Clara Jaione e il Duo Fasano. Anche se la sua più nota canzone, a quei tempi, è "Avanti e indrè".

Il debutto in Il microfono è vostro e altri film
Nel 1951, arriva la sua prima partecipazione cinematografica con il musicarello Il microfono è vostro di Giuseppe Bennato, dove la Pizzi recita con Gisella Sofio, Aroldo Tieri, Enrico Viarisio, Nunzio Filogamo, Giacomo Furia e Nadia Gray. Ma la si vedrà anche in Solo per te, Lucia (1952) di Franco Rossi, Giovinezza (1952) con Alberto Sordi, Ergastolo (1952) con Tina Pica e Ci troviamo in galleria (1957) di Mauro Bolognini con Sordi e Sophia Loren.

Le vittorie al Festival di Sanremo
Nel frattempo, vince la prima edizione del Festival di Sanremo con "Grazie dei fior", piazzandosi anche al secondo posto con "La luna si veste d'argento", cantata in duetto con Achille Togliani. 36 mila copie a 78 giri: queste sono le vendite della canzone vincitrice di Sanremo che si conferma un vero record per l'epoca. Ancora meglio andrà l'anno successivo, quando "Vola colomba", "Papaveri e papere" (che diventerà un film omonimo con Walter Chiari) e "Una donna prega" si piazzano rispettivamente al primo, secondo e terzo posto del Festival di Sanremo. Definita la "Regina della Canzone Italiana", partecipa anche al Festival di Napoli, continua a incidere canzoni duettando con altri artisti e fa conoscere all'Italia canzoni straniere come "Padam padam" di Edith Piaf e "Chérie". Suo è il primo fans club della storia della musica italiana chiamato "Il salottino di Nilla", fondato a Torino. E riguardano lei le tante leggende che si raccontano nell'ambiente musicale come gli otto bis di "Luna caprese" a Piedigrotta, per esempio. Nel 1954, viene invitata da Corrado alla sua rivista musicale "Rosso e nero" con Teddy Reno e Alberto Talegalli. Partita per l' America e la Russia, viene esaltata anche lì dalla critica.

Il flop Il sole tornerà e l'arrivo di Mina
Torna in Italia solo nel 1957, quando Fernando Merino la vuole come protagonista del suo film Il sole tornerà (1957) un melodramma flop con Nilla Pizzi nei panni di una vedova con figlia che però sta diventando cieca. Tornata a Sanremo, fa conoscere all'Italia "L'edera", una delle sue canzoni più romantiche. Grande amica di Fred Buscaglione, Claudio Villa, Sergio Bruni, Tonina Torrielli, Ella Fitzgerald, Perry Como, Rosemary Clooney (zia di George Clooney), Pino Calvi, Leonida Répaci, Pippo Baudo e Paolo Limiti, sarà messa da parte con l'arrivo degli urlatori degli anni Sessanta. La prima fra tutte a rubarle lo scettro della regina della canzone italiana è Mina.

Altri progetti
Lei non se ne preoccupa e, seppur continuando a incidere per la RCA Italia, apre un night club ad Acapulco, chiamandolo Portofino. Il night avrà spesso come ospiti personalità come Frank Sinatra, Sammy Davis Jr., Curd Jurgens e Caterina Valente. Torna in Italia sporadicamente, alternando viaggi anche in Australia. Nel 1964, partecipa al programma "Biblioteca di Studio Uno" di Antonello Falqui, lavorando accanto al Quartetto Cetra, dove interpreterà la Regina Anna in una rilettura musicale de "I tre moschettieri", poi recita nel film di Alberto Lattuada La mandragola con Totò. Pessimo, invece, il risultato cinematografico di Melodrammore - E vissero felici e contenti (1978) con Amedeo Nazzari.

Gli ultimi riconoscimenti
Nel 1981, Gianni Ravera la impone come conduttrice del Festival di Sanremo accanto a Claudio Cecchetto, mentre dal 1986 entra nel gruppo "Quelli di Sanremo" con Carla Boni, Gino Latilla e Giorgio Consolini, esibendosi in numerose trasmissioni radiofoniche e televisive e facendo tournée in tutto il mondo. Comunista fino all'osso (visto il trattamento che la Destra italiana le riservò sotto Benito Mussolini), sarà ospite fissa di molte trasmissioni di Paolo Limiti ("E l'Italia racconta...", "Ci vediamo in TV", "Alle 2 su Raiuno", "Ci vediamo su RaiUno") all'interno del quale reinterpreta un vastissimo repertorio musicale nostrano, ma anche in altri programmi tv (come "Mai dire Gol del Lunedì" dove recitò un divertente sketch in compagnia di Aldo, Giovanni & Giacomo). Nominata Grande Ufficiale della Repubblica Italiana da Carlo Azeglio Ciampi, nel 2003 riceve il prestigioso Premio alla Carriera, ma è ancora disposta a dare se stessa fino al punto di spingersi a seguire Platinette in un progetto teatrale. Purtroppo delle gravi patologie vascolari le impediscono di continuare a lavorare, ma non di cantare: nel 2006, infatti, pubblica la sua ultima canzone "Vicino a chi se non a te" con Michele Paulicelli. In occasione del suo novantesimo compleanno, persino quella che era considerata la sua rivale, Mina, china leggermente il capo e le sorride: «Ho imparato molto dalla sua voce, ed è giusto ammetterlo, finalmente» e la Pizzi ricambia celebrando i settant'anni della collega cremonese nel programma "Minissima 2010". L'ultima volta che la si vede sul palcoscenico di Sanremo è nel 2010, dopo l'esibizione di "Grazie dei fior" fatta da Carmen Consoli.

La morte
Costretta a interrompere la registrazione di un nuovo album di inediti per motivi di salute, viene ricoverata in una clinica di Milano dove muore il 12 marzo 2011, all'età di 91 anni.

Vita privata
Moglie del manovale edile Guido Pizzi (che non era suo parente nonostante l'omonimia del cognome), sposato nel lontano 24 settembre 1940, si separa da lui a pochi giorni dal matrimonio a causa della chiamata alle armi dell'uomo durante la Seconda Guerra Mondiale. Vivranno separati anche dopo il suo ritorno. Fra il 1945 e il 1946 si lega sentimentalmente al maestro d'orchestra Cinico Angelini, ma anche al cantante Luciano Benevene. La sua storia più movimentata è, senza alcun dubbio, quella con Gino Latilla che, dopo essere stato lasciato da lei, tenterà il suicidio. Fatto che comprometterà la sua partecipazione al Festival di Sanremo del 1954, durante il quale verrà sostituita da Vittoria Mongardi.

Ultimi film

Commedia, (Italia - 1965), 103 min.
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