Mario Scaccia è un attore italiano, regista, è nato il 26 dicembre 1919 a Roma (Italia) ed è morto il 26 gennaio 2011 all'età di 91 anni a Roma (Italia).
Figlio di un pittore, nel 1945, appena reduce dalla seconda guerra mondiale, si iscrisse all'Accademia di Arte Drammatica di Roma; tuttavia non terminò i corsi, per dedicarsi subito all'attività teatrale. Dopo avere esordito nel 1947 con Nino Besozzi, fece parte di varie compagnie di grido fino al 1961, quando diede vita alla Compagnia dei Quattro con Franco Enriquez, Glauco Mauri e Valeria Moriconi.
La carriera a teatro
Si impose così in ruoli adatti al suo aspetto e alle sue ottime capacità, caratterizzate da una gradevole punta di istrionismo: fu un mirabile interprete di Shakespeare (Polonio in Amleto e uno straordinario Shylock nel Mercante di Venezia), un indimenticabile fra Timoteo, ironico e ambiguo nella Mandragola di Niccolò Machiavelli, ma soprattutto diede vita in modo davvero eccellente ad un personaggio del tutto particolare, portato sulla scena da Ettore Petrolini, il famoso Chicchignòla; un'interpretazione per la quale Mario Scaccia meritò a pieno titolo di essere considerato il degno successore del grande attore romano.
L'approdo al cinema
Anche il cinema offrì a Scaccia l'opportunità di dimostrare le sue notevoli qualità di attore dalla maschera mobile e straordinariamente espressiva. Egli esordì sul grande schermo nel 1954 in Tempi nostri (Alessandro Blasetti); interpretò in seguito diversi film, utilizzato in ruoli di caratterista ed interprete di personaggi di secondo piano, comunque notevoli per lo spirito grottesco, per la comicità diretta, per l'istintiva simpatia. Queste stesse qualità fecero di lui anche un ammirevole attore televisivo: fra le sue migliori caratterizzazioni, possiamo ricordare il personaggio di PlonPlon in Ottocento, uno straordinario Capitan Sandracca ne La Pisana, lo sceneggiato tratto nel 1960 dal romanzo Le memorie di un ottuagenario di Ippolito Nievo, e la figura del dottore ne Le avventure di Pinocchio, diretto per la TV da Luigi Comencini nel 1972.
Nella notte del 26 gennaio 2011 è morto al Policlinico Gemelli di Roma per un male incurabile.