Lasciati gli interessi musicali e quelli scientifico-matematici, si iscrisse all' Istituto di Cinematografia a Mosca, diplomandosi in regia. Dopo alcuni mediometraggi come Storia di cose (1961), Aprile (1962) e un cortometraggio La ghisa (1964), nel 1966 diresse La caduta delle foglie, satira pungente contro il carrierismo e la burocrazia. Dopo questa opera gli fu difficile continuare a lavorare nel suo paese, dove le autorità denunciarono la scarsa carica pedagogica e la mancanza di un "eroe positivo" anche nei suoi più celebri lavori. Caratteristiche "negative" che si possono riscontrare anche nei suoi successivi lavori come C'era una volta un merlo canterino (1970), vita di uno spensierato giovanotto, Pastorale (1975), storia di un povero villaggio che si anima alla visita di un gruppo di musicisti. Nel 1984 portò a termine in Francia con la collaborazione di G. Brach I favoriti della luna che ottenne un ampio successo in Occidente. Sono seguiti Un incendio visto da lontano (1988), ambientato in Africa, l'apologo Caccia alle farfalle (1992), Briganti, briganti (1996), che ha vinto il Gran Premio speciale della Giuria al Festival Venezia, Addio Terraferma (1999), un film grottesco sulla quotidianità grigia e monotona e la perdita della capacità di sognare