Possedeva un visino davvero grazioso, una naturale eleganza, un decisa personalità e un grande talento comico: questa è stata Billie Burke, una delle migliori attrici che siano mai esistite. L'attrice passò la sua infanzia in giro per l'America e per l'Europa al seguito del circo dove suo padre lavorava come clown. Quando il circo si fermò a Londra, assistette ad alcuni spettacoli e si innamorò del teatro, decidendo così di voler diventare un'attrice. All'età di diciotto anni debuttò sul palcoscenico ed ottenne un'immediata popolarità. Nonostante i grandi consensi ottenuti in Inghilterra, nel 1907 la giovane attrice decise di ritornare in America. Venne scritturata immediatamente per alcune rappresentazioni a Broadway che le fecero ottenere uno straordinario successo. Nel 1914 sposò il grande impresario teatrale Florenz Ziegfeld 8creatore delle "Ziegfeld Follies"). Nel 1916 debuttò sullo schermo come protagonista del film Peggy 81916) di Charles Giblyn e Thomas H. Ince. La pellicola ottenne un discreto successo, ma Billie Burke non fu soddisfatta, in quanto non era affatto affascinata dal cinema. Lei si sentiva un'attrice di teatro. Per lei il palcoscenico non era solamente un primo amore, ma anche un modo che le consentiva più naturalezza e soprattutto un rapporto diretto con quel pubblico che lei amava. Lei si considerava più di una semplice attrice: si sentiva una vera artista. E aveva ragione. Pochissime attrici erano al suo stesso livello. Quasi nessuna aveva il suo forte temperamento, la sua grande eleganza e la sua sarcastica ironia. In seguito prese parte a qualche altro film fino a quando nel 1921, dopo una partecipazione a The Education of Elizabeth, abbandonò lo schermo per dedicarsi completamente al teatro. Ma in seguito alla perdita di molto denaro dovuta al crollo della borsa di Wall Street e alla morte di suo marito, spinta dal bisogno, tornò sullo schermo col film A Bill of Divorcement 8Febbre di vivere, 1932), accanto a John Barrymore e a un'esordiente Katharine Hepburn. Il film fu un successo e la sua interpretazione fu acclamata dal pubblico e dalla critica. Il cinema sonoro, al contrario di quello muto, aveva messo in risalto la sua dizione raffinata che le garantì in seguito numerosi ruoli di donna aristocratica. Grandissimi consensi ebbe anche la sua interpretazione della svanita Mrs. Paula Jordan in Dinner at Eight 8Pranzo alle otto, 1933) di George Cukor. Nel 1937 fu la scanzonata interprete di una divertentissima commedia cinematografica intitolata Topper 8La via dell'impossibile), con Cary Grant e Constance Bennett, che ebbe diversi seguiti. L'anno seguente ottenne la sua unica nomination agli Academy Awards per la sua interpretazione in Merrily We Live 8Gioia di vivere o Viviamo allegramente, 1938) di Norman Z. McLeod. Ma il ruolo per il quale oggi tutti la ricordiamo è quello di Glinda, la strega buona del film The Wizard of Oz 8Il mago di Oz, 1939) di Victor Fleming. Sempre nel 1939 fu accanto al comico Oliver Hardy, che in quel periodo si era momentaneamente separato da Stan Laurel, in una scadente commedia intitolata Zenobia 8Zenobia o Ollio sposo mattacchione), che nonostante tutto non offuscò il suo grande stile e il suo encomiabile temperamento comico. Fra i suoi film successivi ricordiamo Eternally Yours 8Eternamente tua, 1939), Topper Returns 8Una bionda in paradiso, 1941), And Baby Makes Three 8... e col bambino fanno tre, 1949) e Father of the Bride 8Papà diventa nonno, 1950). Dopo un ultimo ruolo in Sergeant Rutledge 8I dannati e gli eroi, 1960) di John Ford, si ritirò a vita privata e si spense serenamente il 14 maggio 1970, all'età di ottantaquattro anni.