Mario Brega è un attore italiano, è nato il 5 marzo 1931 a Roma (Italia) ed è morto il 23 luglio 1994 all'età di 63 anni a Roma (Italia).
La sua comicità spontanea e collerica tipicamente romana, l'ha reso uno dei migliori caratteristi cinematografici italiani, soprattutto nei film accanto a Carlo Verdone. Alcune sue frasi sono diventate oggetto di culto nonché parte del bagaglio linguistico di Roma e provincia: chi non ha mai citato la mitica «spada de' foco», o l'altrettanto mitico dialogo nell'alimentari di Borotalco: «A Sé, assaggia 'sto prosciutto, è 'n zucchero»... Da ricordare soprattutto in Un sacco bello 8nel ruolo del signor Brega «sì quello de ottavo piano») e in Bianco, rosso e Verdone (1981) nel ruolo del camionista («A signò me chiameno er principe»). Personaggio del tutto marginale durante la sua carriera di attore, Brega si è formato alla scuola di Fellini e Sergio Leone. Memorabile rimane la sua parte ne Il buono, il brutto e il cattivo (1966), dove interpreta un soldato. La fama universale arriva però con la nascita del coatto compagno comunista che tutti ricordiamo. Brega è da sempre il duro, il cattivo senza pietà, che all'occorrenza, può trasformarsi in una pasta d'uomo. Ecco perché Brega è un simbolo: è un uomo vero, reale, tutto d'un pezzo. Un coatto che vive come tale senza il minimo rimpianto. Le sue interpretazioni cinematografiche sono innumerevoli, sia in termini di quantità che di qualità. Passando dalla macchina da presa di Sergio Leone fino a quella del giovane Carlo Verdone, Mario Brega ha raccolto su di sé una vastissima esperienza di frequentazioni e recitazioni, dimostrando sempre una grande umanità, un innato umorismo e una spiccata e spiritosa arguzia. Per questo andrebbe celebrato come merita.