In attesa di vederlo in altri film, non possiamo che decantarne le lodi come attore teatrale e regista, che solo recentemente si è prestato al cinema, con una perfezione nella recitazione che viene esclusivamente dagli anni trascorsi in palcoscenico e dalla grande passione che lo pervade.
Torinese, scopre da subito la passione per la drammaturgia e nel 1984 si iscrive al "Laboratorio Teatrale di Torino" che ha smesso di frequentare nel 1987, anno in cui entra nel "Teatro Stabile" della sua città lavorando in ben quattro produzioni dirette da Gregoretti e Missiroli, al fianco di grandi attori italiani come Alessandro Haber e Lea Padovani.
Giudicato una rivelazione teatrale, nel 1991, è finalista ad "Astiteatro" con un monologo di F. Jaeggy e, proprio in quell'anno, collabora con il "Tangram Teatro" come attore in: "Dialogo nella palude" di Margherite Yourcenar, "Fedra", "Macbetch" ed "Escuriale" di Michel De Ghelderode, ma anche come insegnante. L'anno successivo, fonda con Franco Abba la compagnia teatrale "Il Canovaccio" che allestisce testi di Feydeau, Valentin, Brecht e Williams, avviando sempre con Abba il duo "Abbastante il duo" che metterà in scena testi di Simonetta, de Benedetti, de Musset e Costanzo.
Oltre alla prosa, i due si dedicano anche al cabaret con spettacoli scritti da loro stessi: "Cattivi ragazzi", "Stravolti...", "Siamo caduti dal seggiolone" arrivando in finale a numerosi festival nazionali. Contemporaneamente, il duo continua a occuparsi di teatro allestendo spettacoli, tratti dai loro testi e con laboratori nelle scuole, al fine di garantire un'educazione alla recitazione ai ragazzi di tutte le età.
Dal 1994, partecipa alle produzioni di "Viartisti teatro" con il Piccolo Teatro Perempruner di Grugliasco, presentando "Comete", tratto da "L'istruttoria" di P. Weiss, che porterà in scena fino al 1998, al Festival del '900 di Monaco di Baviera. Partecipa poi, in qualità di attore cinematografico ad alcuni cortometraggi indipendenti torinesi fra cui Un giorno da Re di Alessio Fava (dove lavorerà con l'attore e doppiatore Riccardo Leto) e Bloccato di Alberto Fazio.
Regista della compagnia "E.T. Esperimenti Teatrali", nel 1999, grande ritorno a teatro in "Nostra Dea" di Bontempelli al Festival di Moldova, seguito dallo spettacolo prodotto dal "Teatro delle Dieci" di Scagliore. Dal 2002 è lo speaker per Rai Sat Show e due anni più tardi interpreta il mitico personaggio del Padre in "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello. Al Festival Nazionale - Premio Taranto Teatro, vince il premio per la miglior regia nel 2005.
Poi finalmente, il cinema si accorge di lui. Nello stesso anno, interpreta il mercenario disperato, Mauro Loiacono, nella pellicola indipendente Saddam di Max Chicco, regista con il quale aveva già lavorato precedentemente. Suo partner nel film, Riccardo Leto, che aveva già professionalmente incrociato in un corto di Fava. Il film arriva sugli schermi italiani in sordina, ma offre grande spazio a quel grande attore che è Mauro Stante, permettendogli di infiltrare umanità, paura, sospetto e diffidenza, in un personaggio che sembra essere nel luogo sbagliato, al momento sbagliato.
Interprete più che speciale, di Mauro Stante si ammira la recitazione, il modo di immedesimarsi nei personaggi che incontra, nelle loro storie, malgrado tutto, il cinema non si accorge ancora di lui.
