Da modella ad attrice di successo. In un continuo girovagare tra le isole Hawaii, il Giappone e gli Stati Uniti, Maggie Q colleziona servizi fotografici, comparse in tv e ruoli al cinema; nel giro di pochi anni è diventata un sex symbol del grande schermo. E non confondete il suo nome con quello di qualche rapper americano. Lei è solo una deliziosa attrice hollywoodiana.
Tra Hawaii, Giappone e Taiwan
I suoi genitori si sono conosciuti in Vietnam durante la guerra a cavallo degli anni Settanta. Dopo la fine dei combattimenti, il padre americano e la madre vietnamita decidono di spostarsi alle Hawaii ed è qui, in un luogo paradisiaco e solare che la piccola Maggie trascorre i primi anni dell'infanzia. Una volta diplomata alla scuola superiore, questa bellezza mozzafiato dal fascino esotico, comincia a viaggiare tra il Giappone e Kong Kong come modella. Nel 1998 ottiene il primo ruolo in una serie televisiva in lingua cinese, poi riesce a farsi notare anche dal mondo del cinema, diventando una piccola stella soprattutto a Taiwan (la vediamo nell'action movie Tejing xinrenlei 2 di Benny Chan e nell'horror Gui ming mo, praticamente sconosciuti nel mercato cinematografico italiano). Nel 2001 è diretta da Alfred Cheung nel thriller Manhattan Midnight, dopodiché viene chiamata negli Stati Uniti per partecipare al buddy movie Colpo grosso al Drago Rosso con Jackie Chan e Chris Tucker.
La soap opera televisiva e i primi ruoli al cinema
Anche se appare solo in un ruolo marginale, il film di Brett Ratner le apre le porte di Hollywood, e malgrado continui la sua carriera in terra nipponica (con Naked Weapon e la commedia romantica Magic Kitchen), riesce a sfondare anche negli USA. Sempre al fianco di Jackie Chan, è nella commedia Il giro del mondo in 80 giorni (2004) di Frank Coraci. Nello stesso anno entra a far parte del cast di Rice Rhapsody del cinese Kenneth Bi e partecipa al cortometraggio intitolato Taped (2005) di Antony Szeto dove si diletta in un gioco amoroso estremo. Con la direzione di Daniel Lee, la vediamo nel poliziesco Dragon Squad (2005) prodotto ad Hong Kong, seguito dalla miniserie coprodotta dalla Germania e da Singapore House of Harmony e dall'horror The Counting House diretto dalla coppia formata da Carlo Giudice e Paolo Marcellini.
La fortuna di incontrare Tom Cruise
La carriera procede a piccoli passi. La vera svolta arriva nel 2006 quando J.J. Abrams, creatore del mondo perduto di Lost, la chiama per vestire i panni di Zhen, l'unica donna membro dell'agenzia di spionaggio IMF nel mondo fittizio di Mission: Impossible III con Tom Cruise e Philip Seymour Hoffman. Preparata sul fronte del cinema d'azione, si trasforma nuovamente in un'eroina nell'adrenalinico Die Hard - Vivere o morire (2007) con Bruce Willis e in un'imbattibile campionessa di ping pong nella commedia Balls of Fury (2007) che guarda agli intrecci tra mafia e sport, rappresentandoli in versione comica. Ritorna poi a collaborare con Daniel Lee nel film Three Kingdoms: Resurrection of the Dragon (2008) ed è una delle donne del club del sesso di Hugh Jackman in Sex List - Omicidio a tre. È in uno degli episodi del collettivo omaggio alla Grande Mela New York, I Love You (2008) ed entra nel cast del drammatico Rogue's Gallery (2009). Due anni più tardi è nel cast dell'horror Priest, di Scott Stewart, accanto a Paul Bettany e Cam Gigandet.