Sono anni che il cinema si è fatto piccolo e loro si sono fatti grandi. Non più relegati a ruoli di controfigure per bambini o attivi solo in pellicole fantasy, gli attori affetti da nanismo hanno letteralmente conquistato il grande schermo: dai precursori Hervé Villechaize e Billy Barty fino all'adorato e mitico Verne Troyer. Peter Dinklage è uno di questi. Appassionato, capace di passare dalle esilaranti gag dei film comici ai momenti più puri e intrisi di dramma che porta a teatro, affronta con disinvoltura la sua piccola statura, facendosi apprezzare per una non trascurabile visione del mondo e della recitazione.
Origini e formazione
Figlio di un assicuratore e di una maestra di musica delle elementari (passione per la musica che ha trasmesso a suo fratello, il violinista Jonathan Dinklage), Peter Dinklage fin da piccolo è sempre stato attirato dallo spettacolo, tanto è vero che da ragazzo organizzava piccoli spettacoli di marionette. È stato alla Delbarton School, il liceo che ha frequentato e dove tutti i ragazzi lo soprannominavano con malignità "Dinky Dinklage" per via del suo nanismo causato dall'acondroplasia, che si è affacciato sul mondo della recitazione sentendo di appartenergli. Così dopo un'adolescenza difficile, si iscrive al Bennington College nel Vermont, dove studia recitazione.
Successivamente si trasferisce in Gran Bretagna, entrando alla Royal Academy of Dramatic Arts di Londra, seguita dal Royal Welsh College of Music and Drama di Cardiff, dove acquista maggiore sicurezza e comincia a muovere i primi passi sul palcoscenico, recitando in "The Killing Act" e nel "Riccardo III". Tornato in America, forte della sua istruzione, diventa uno degli attori più attivi dell'off-Broadway. La lista degli spettacoli che ha portato sulla scena è sbalorditiva: "Heartpiece", "The Author's Voice", "Landscape of the Body", "Video Priests", "I Wanna Be Adored", "Hollywood", "Imperfect Love", "A Misty Christmas", "Saint Stanislaus outside the House" e soprattutto "Frog", opera che interpreta nel 1990 e di cui lui è anche autore.
Il debutto al cinema
Il debutto sul grande schermo avviene grazie a Tom DiCillo che lo inserisce nel cast di Si gira a Manhattan (1995) con Steve Buscemi, Catherine Keener e Dermot Mulroney. Successivamente a qualche apparizione televisiva (Seinfeld, 1995), recita piccoli ruoli in Bullet (1995), Safe Men (1998) e Human Nature (2000) con Tim Robbins.
Il successo
In seguito al telefilm Camelot - Squadra emergenza (2002) e al film Elf (2003), viene scelto come protagonista di Station Agent (2003), opera prima dello sceneggiatore Thomas McCarthy che racchiude nel cast anche Bobby Cannavale, Patricia Clarkson e Michelle Williams. Il ruolo di Peter è quello di Fin, un nano introverso e solitario che lavora in un negozio di modellismo ferroviario e che alla morte del padre scopre che la sua eredità corrisponde a una stazione ferroviaria vera e propria, ma in disuso nel New Jersey. È il ruolo cinematografico migliore di tutta la sua carriera.
Nel 2005, Dinklage sposa l'attrice Erica Schmidt, regista e attrice teatrale molto nota. Lo stesso anno, reciterà nel telefilm Life As We Know It nel ruolo del Dottor Belber e nel remake di Lassie con Peter O'Toole. Dopo Prova a incastrarmi (2006), arriva il ruolo del pittore Marlowe Sawyer nello scandaloso telefilm Nip/Tuck (2006) che lo renderà noto al pubblico italiano, il quale lo ritroverà anche in pellicole come l'esilarante Funeral Party (2007), il fantastico Le Cronache di Narnia - Il principe Caspian (2008) e la commedia sentimentale Il mio angolo di paradiso (2011). Lo vedremo perfino nel blockbuster X Men - Giorni di un futuro passato (2014) e nella commedia di Ben Falcone The Boss (2016).
Da non sottovalutare le partecipazioni nel piccolo schermo, specialmente quella nella serie Tv Il Trono di Spade, iniziata nel 2011 interpretando il ruolo del caratteristico Tyrion Lannister. Prestazione che gli è valsa per adesso, tra gli altri premi, 2 Emmy Awards (2011 e 2015) come miglior attore non protagonista in una serie drammatica, e un Golden Globe (2012) come miglior attore non protagonista in una serie Tv. Riconoscimenti che lo incoronano uno dei personaggi più amati e seguiti soprattutto in televisione, nel secondo decennio degli anni 2000.
Per chi ama il cinema indie, le pellicole con Peter Dinklage rappresentano sicuramente una tappa forzata, non importa che siano esse indecenti o divertentissime, è interessante vedere come coloro che nei secoli passati erano additati con ribrezzo come "miserabili e insulsi" all'alba dei nostri giorni riescano perfino a strappare un bacio alla bellissima Michelle Williams, nel grigiore calmo di una stazione dei treni abbandonata.