Dal 2004, è balzata fra le pagine del cinema italiano che l'ha da subito adorata come una dei protagonisti del film Volevo solo dormirle addosso. Propostasi come la più tradizionale delle bellezze africane, è arrivata alla notorietà con una delle pellicole più discusse di quella stagione cinematografica. Giorgio Pasotti ha baciato quelle sue labbra sporgenti in una scena di sesso incandescente, si è perso nella profondità dei suoi occhi e si è addormentato addosso a lei e a quel suo corpo che sa di terra selvaggia e di vitalità che tutti quelli che hanno visto il film non possono fare a meno di desiderare.
Lunghe treccine e pelle d'ebano, Elizabeth Fajuyigbe è originaria dell'etnia Yoruba e appartiene al gruppo Moroti della tribù Olu. Nigeriana, figlia di protestanti evangelici, si è trasferita a Roma quando aveva solo sei anni (e qui si spiega il suo perfetto italiano), perché il padre, dipendente della Nigerian Airways era stato distaccato in Italia. Cresciuta nella media borghesia della capitale, a diciotto anni, trova lavoro in una multinazionale e si rende indipendente, andando via da casa, desiderosa di libertà.
Debutta al cinema nel 2004, senza mai aver recitato in un film, dopo un provino che fra l'altro ha fatto per caso, immaginando di fare solo la comparsa. Invece, il regista di Volevo solo dormirle addosso, Eugenio Cappuccio, colpito da quella sua calda voce e da quella tranquillità, le ha offerto il ruolo di Faju, l'amante di del tagliatore di teste Pasotti.
Perfetta e stupenda nella parte, il cinema italiano le augura un futuro brillante e con un esordio così c'è da ben sperare.