Quando il cinema entra nella vita di un'attrice ma il successo stenta ad arrivare. È questa la storia della texana Elizabeth Mitchell, attrice di talento che ha dovuto aspettare di comparire nel cast della terza stagione di Lost prima di trovare una vera consacrazione internazionale, sostenuta dal pubblico televisivo.
Dopo la sua nascita i genitori si sono trasferiti a Dallas, in Texas. Si laurea al Booker T. Washington High School e, dopo il diploma, si iscrive allo Stefani College e all'Accademia Drammatica britannica. Con il prestigio delle scuole di recitazione che ha frequentato, l'attrice comincia a farsi strada nel mondo del teatro che la accoglie da subito con un caloroso benvenuto.
Dopodiché passa alla televisione dove interpreta un ruolo molto apprezzato dalla critica nel film tv Gia (1998) al fianco della longilinea Angelina Jolie ma regge il confronto anche con Renée Zellweger nella graffiante commedia cinematografica Betty Love (2000) diretta da Neil LaBute.
Nel percorrere la florida carriera televisiva, si deve ricordare la soap opera Quando si ama che ha proiettato il suo volto anche all'estero e numerose comparse in serie tv importanti: è in sei episodi di Significant Others (1998), poi passa a Time Of Your Life (1999-2000), spin off del più importante Cinque in famiglia, ma la troviamo anche in E. R. - Medici in prima linea (2001-2001) e infine appare nel poliziesco CSI: Miami (2003).
Oltre a numerose collaborazioni in film per la tv, passati decisamente senza lasciare il segno, l'attrice che, nel frattempo, accumula sempre più interessanti ruoli a teatro, viene chiamata più spesso a lavorare per il cinema . È nel cast di Frequency - Il futuro è in ascolto (2000) con Dennis Quaid e Jim Caviezel, fantascientifica caccia all'assassino in una corsa contro il tempo e contro la logica. Dopodiché diventa il volto femminile delle commedie natalizie dedicate a Babbo Natale: è in Che fine ha fatto Santa Clause?, Santa Clause e Santa Clause è nei guai, pellicole preparate e pensate a tavolino con una ricetta sempre uguale che include buonismo e facili sentimentalismi. Prodotti per famiglie dignitosi ma che non permettono all'attrice di sperimentare personaggi diversi o con sfumature psicologiche più interessanti.
Nel 2007 arriva la grande occasione: la serie Lost è alla terza stagione e, assieme a nuove e misteriose avventure, si inserisce anche il nuovo personaggio di Juliet Burke, una ricercatrice che fa parte del gruppo degli Altri. Una donna intelligente e dinamica che crea non poco scompiglio anche nella comunità dei superstiti; un'ottima interpretazione che le vale il Saturn Award, premio rinomato dell'Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films nel 2007. Un buon segno che sembra facilitare la carriera, finora tortuosa e difficile, della brava attrice texana. Come succede nelle favole, l'isola che non c'è, può portare solo fortuna.
