Luca Bagnoli è un attore italiano. Respira per la prima volta il 31 ottobre 1984 a Venezia, ora di pranzo, gli hanno detto. Dopo un anno vissuto nel Regno Unito, l'animazione nei villaggi turistici a Santo Domingo, e una laurea triennale con lode in Filosofia, frequenta la scuola Giovanni Poli del Teatro a l'Avogaria, dove vince il premio Carlo&Giorgio al Festival del Teatro Comico Goldoni! e la XXV edizione del Festival Internazionale di Poesia Erotica Baffo Zancopè.
Ha recitato nel Veneto in spettacoli su Achille Campanile per la regia di Salvatore Esposito e Monica Zuccon (Cafè Sconcerto Sala Teatro), e poi "Libera nos a Malo", dall'omonimo romanzo di Luigi Meneghello per la regia di Franca Pretto e Gianni Gastaldon (teatro Astra, Vicenza), "Cin Ci La", operetta di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, nonché "VajontS 23" di Marco Paolini per la regia di Federica Zagatti Wolf-Ferrari e la direzione musicale del maestro Marco Paladin. È autore e interprete di un progetto teatrale presentato al padiglione scozzese de La Biennale di Venezia nel 2018.
L'esordio nel cinema lo deve al maestro Pupi Avati, che gli affida in Dante (2022) il piccolo ruolo di Pietro Alighieri, figlio del sommo poeta, richiamandolo poi per La quattordicesima domenica del tempo ordinario (2023) e L'orto americano (2024). Diretto da Peter Chelsom, è inoltre nel cast di A sudden case of Christmas (2024). Nel 2023 ha interpretato due ruoli nel mediometraggio Trench di Serge Turgeon.
È giornalista pubblicista, e dal 2019 collabora con Il Gazzettino. Ha pubblicato "Vicini lontani", drammaturgia in "Paolo Puppa, La fine del mondo: una vita in serie" (Cue Press, 2022). Oggi vive a Roma. È celibe perché non ha così tanto coraggio.