È stata la prima moglie di Fassbinder, non una delle sue attrici più usate, ma sicuramente una delle più fortunate in mezzo a una lunga schiera di donne che gli sono state amiche, complici e colleghe. Fin dalla giovane età, ha sempre sfoggiato un'eleganza matura, affrontando temi tabù per il cinema tedesco sul palcoscenico così come dentro una pellicola. Chissà se lui l'ha amata sul serio? Chissà quali leve spinsero il matrimonio fra lei e questo omosessuale omofonico tedesco?
Sorella della cantante lirica Trudeliese Schmidt, trova la sua dimensione artistica nella recitazione. Si fa quindi, prima interprete teatrale entrando nel movimento dell'antiteatro tedesco, dove conoscerà il grande regista e autore Fassbinder e attori e autori come Hannes Gromball, Ulli Lommel, William Powell e Katrin Schaake e poi, sempre con questi, comincerà le prime sperimentazioni di fronte alla cinepresa.
La prima opera, sorretta dalla sceneggiatura di Fassbinder, è il cortometraggio Fernet Jamaica (1969) di Peter Moland, ma quando lo stesso intellettuale tedesco vorrà passare alla regia delle opere che scrive, Ingrid Caven si farà una delle sue attrici feticcio, anche perché allaccerà con questo autore omosessuale una relazione amorosa. Dal sodalizio artistico nascono pellicole per il grande schermo come L'amore è più freddo della morte (1969), Il dio della peste (1970), Perché il signor R. è diventato matto? (1970), Il soldato americano (1970) e Il mercante delle quattro stagioni(1972), ma anche film tv come Il caffè (1970) e Il viaggio di Niklashausen (1970). Dalla relazione sentimentale, nascerà un matrimonio, il 26 agosto 1970. Ovviamente, per via della sessualità di Fassbinder, l'unione terminerà il 27 settembre 1972, ma non impedirà ai due di continuare a lavorare assieme in: Attenzione alla puttana santa (1971), Martha (1973), Paura della paura (1975), Mamma Kunster va in cielo (1975) e Il diritto del più forte (1975).
Ma non solo Fassbinder nella sua filmografia, molta importanza ha anche la collaborazione con Daniel Schmid che la sceglierà come protagonista di molte sue opere, fra Questa notte o mai (1972) e uno dei suoi film migliori Schatten der Engel (1976), nel ruolo della prostituta Lily Brest. L'amico Ulli Lommel usa la sua aria decadente ne La tenerezza del lupo (1973), mentre la Caven viene reclamata anche in Francia dove, Jean Eustache, la inserisce nella sua pellicola Mes petites amoureuses (1974).
Gli ultimi due film con l'ex marito Fassbinder sono Nessuna festa per la morte del cane di Satana (1976) e Un anno con 13 lune (1978), poi la morte del regista metterà fine ai loro incontri professionali. Dopo essere stata scelta come membro della Giuria del Festival di Berlino 1979, partecipa a film tedeschi inediti in Italia, per tutta la durata degli anni Ottanta, alternandoli al palcoscenico. Nel 1992, si lascia dirigere dall'amico Schmid in Zwischensaison e l'anno successivo, recita accanto a Catherine Deneuve in Ma saison préférée - La mia stagione preferita (1993) di André Téchiné. Principessa russa per Il tempo ritrovato (1999) di Raoul Ruiz. Attualmente vive con lo scrittore francese Jean-Jacques Schuhl che le ha dedicato il libro "Ingrid Caven", vincitore del prestigioso premio letterario francese Goncourt 2000.