Paolo Carlini è un attore italiano, è nato il 6 gennaio 1922 a Sant'Arcangelo di Romagna (Italia) ed è morto il 3 novembre 1979 all'età di 57 anni a Roma (Italia).
Attore di notevole versatilità, lavorò in teatro, alla radio, alla televisione e fu anche presente in alcuni fotoromanzi, ottenendo un lusinghiero successo di pubblico. Esordì nel cinema nel 1940, con una parte secondaria in Addio, giovinezza! con la regia di Ferdinando Maria Poggioli. Negli anni Cinquanta, dopo qualche altra esperienza cinematografica poco significativa, passò al teatro dove ottenne valide affermazioni; tuttavia, il grande successo di pubblico gli derivò dalla televisione, dopo che, nel 1957, Silverio Blasi lo ebbe scelto come protagonista de Il romanzo di un giovane povero, tratto dall'omonimo romanzo di Octave Feuillet, per il quale ottenne il Microfono d'argento, premio riservato all'attore televisivo più popolare. Sulla scia di questa notorietà, gli fu affidato più volte il ruolo del giovane bello e virtuoso, ma sfortunato; tuttavia, raggiunta una maggiore maturità, dal 1967 al 1978, interpretò anche ruoli più complessi e drammatici, anche se non sempre di primo piano (Dossier Mata Hari, 1967; Le mie prigioni, 1968; Il furto della Gioconda, 1978). Nel 1963 tentò anche un rientro nel cinema, sostenendo una parte impegnativa in Luciano, una vita bruciata, ritratto di un "ragazzo di vita" con reminiscenze pasoliniane, il primo lungometraggio a soggetto del regista Gian Vittorio Baldi, prodotto nel 1963 ma edito nel 1967.