L'attore statunitense con il volto anonimo non ha vita facile a Hollywood e questo lo sappiamo, se poi alla sua filmografia non si aggiungono gli elementi di sesso o delirio, rimarrà sempre all'ombra di attori più grandi. Così è per Martin Donovan, alla quale carriera manca quell'intreccio di attenzione che solo personaggi boderline, carnali, onirici ed estremi possono fornire. Peccato, ma forse qualche speranza c'è nel più noto telefilm statunitense dal profumo di marijuana: Weeds.
Gli inizi a teatro
Nato a Reseda, in California, in una famiglia della middle class di origine irlandese e di religione cattolica, Martin Donovan cresce assieme ai suoi tre fratelli, frequentando il Los Angeles Pierce College per due anni e poi l'American Theater Arts, un istituto che era la combinazione fra il conservatorio e una compagnia teatrale grazie alla quale ha cominciato a muovere i suoi primi passi in palcoscenico in piéce come "Richard's Cork Leg" e qualche opera teatrale di Brecht. Nel 1982, inizia a lavorare nel piccolo schermo, apparendo nel telefilm King's Crossing con Linda Hamilton, ma è il matrimonio con l'attrice Vivian Lanko, avvenuto nel 1984 e che lo porterà a diventare padre di due bambini, il punto più alto della sua esistenza, almeno per quel decennio. Trasferitosi a New York City nel 1983 e non riuscendo a ottenere parti importanti in pellicole, decide di fare altri lavori come l'installatore di tende per mandare avanti la famiglia. Fortunatamente, proprio durante questo periodo entra nella compagnia teatrale del Cucaracha Theater di Greenwich Street che lo aiuterà a non spezzare il forte legame fra lui e l'arte drammatica.
Il cinema e il sodalizio con Hal Hartley
Nel 1985, debutta finalmente in un lungometraggio: Scelte difficili di Rick King, ma non è un grande esordio per lui, anche se verrà notato da un regista Hal Hartley che lo introdurrà in molte delle sue pellicole e del quale diverrà grande amico. Ed è proprio grazie a queste pellicole che Martin Donovan comincerà a farsi un nome nel panorama cinematografico di Hollywood. Anni più tardi, nel 1992, Spike Lee lo sceglie per il ruolo di un agente dell'FBI nel biografico Malcolm X con Denzel Washington, mentre è accanto a Christopher Walken nel film per la tv Scam - Una prova per Maggie (1993). La grande Jane Campion lo sceglie poi per il ruolo di Ralph Touchett nel bellissimo e perfetto Ritratto di signora (1996) con Nicole Kidman e John Malkovich, seguono altri film come Una casa per Oliver (1996), The opposite of sex - L'esatto contrario del sesso (1998), Kiss (1998) con Danny DeVito, Heaven - Il dono della sopravvivenza (1998) e il thriller Insomnia (2002) di Christopher Nolan con Al Pacino, Robin Williams e Hilary Swank. Fra il 2001 e il 2002, è uno dei protagonisti del telefilm Pasadena, poi torna al cinema con Il delitto Fitzgerald (2003) di Kevin Spacey e il film per ragazzi Agente Cody Banks (2003). Dopo CSI - Scena del crimine (2003), Law & Order - I due volti della giustizia(2003-2006) e la miniserie Traffic (2004), Donovan è uno degli interpreti della graziosa pellicola indipendente Saved! (2004), all'interno della quale interpreta il ruolo del rigoroso pastore Skip, apparendo anche ne The Quiet - Segreti svelati (2005), The Visitation (2006) e The Sentinel (2006) con Michael Douglas.
Il successo in Weeds
In Italia però Donovan è invece molto conosciuto per il ruolo di Peter Scottson, agente della DEA nel telefilm sul traffico di marijuana Weeds (2005-2006), all'interno del quale lavora accanto alla protagonista Mary-Louise Parker e anche a Elizabeth Perkins, Hunter Parrish e Justin Kirk. Altri telefilm cui prende parte sono un episodio dei mediometraggi raccolti sotto la serie Masters of Horror (2007), inoltre La zona morta (2005-2007), Ghost Whisperer (2007-2008) e Everything She Ever Wanted (2009), mentre al cinema è uno dei protagonisti della ghost story Il messaggero (2009), Unthinkable (2010) con Samuel L. Jackson, e nel 2012 The Reluctant Fundamentalist con Kate Hudson e Kiefer Sutherland e l'horror Silent Hill: Revelation 3D con Sean Bean e Radha Mitchell.
Sarà poi diretto, tra gli altri, da Paul Thomas Anderson in Vizio di forma (2014), da Christopher Nolan in Tenet (2020) e da Ali Abbasi in The Apprentice - Alle origini di Trump (2024).