La formazione teatrale
Figlia di un ingegnere e di una professoressa di matematica, a partire dai 17 anni Catherine Frot si lancia nello studio delle arti drammatiche, prendendo corsi al Conservatorio e all'Ecole de la Rue Blanche di Parigi. Nel 1978 sarà tra i fondatori della Compagnie du Chapeau Rouge, a cui si aggiungerà ben presto Jean-Pierre Darroussin.
Gli esordi sul grande schermo
Il suo primo ruolo cinematografico sarà per Mon oncle d'Amerique, di Alain Resnais, nel 1980. Continuerà a consacrarsi essenzialmente al teatro, con piccoli ruoli sul grande schermo, almeno fino alla nomination ai Cèsar come migliore attrice non protagonista per Escalier C (1984) di Jean Charles Tacchella. Il Cèsar l'otterrà per Aria di famiglia (1997) di Klapisch, adattamento sul grande schermo dello spettacolo teatrale di Bacri e Jaoui, per cui Catherine aveva già ottenuto un Molière come migliore non protagonista. Interpretava Yoyo, personaggio divertente e borghese, ruolo che le calzerà a pennello in tutta la sua filmografia.
La commedia e il talento
Appare dunque in una serie di commedie che criticano, discretamente si direbbe, il fascino della borghesia. Si tratta per esempio de La cena dei cretini (1998) di Francis Veber o di Nouvelle Eve - Rivelazione al femminile (1999) di Catherine Corsini. Otterrà il ruolo di protagonista la prima volta ne La dilettante (1999) di Pascal Thomas che rincontrerà per Due per un delitto, nel 2005, adattamento da Agatha Christie. È però con Chaos di Coline Serreau, nel 2001, che Catherine Frot mostra le svariate sfaccettature del suo talento, recitando a fianco di Vincent Lindon.
Interpreta dunque la terrorista pentita ne La trilogie (2003) di Lucas Belvaux e la pianista ne La voltapagine (2006), riuscito noir alla Chabrol. Appare inoltre ne Le passeger de l'été (2005) e Les soeurs fâchées (2006). Nel 2006 interpreta inoltre Odette Toulemonde in Lezioni di felicità - Odette Toulemonde, diretto da Eric-Emmanuel Schmitt e tratto da uno dei suoi popolari romanzi. Nel ruolo della quarantenne solare, buonista e persa nel mondo letterario del suo scrittore preferito, Catherine mostra ancora una volta il suo talento nel costruire personaggi a tutto tondo.
Nel 2012 è protagonista del film La cuoca del Presidente.
Cantante e ostetrica... per finzione
Nel 2015 è la protagonista del film Marguerite di Xavier Giannoli, ambientato nella Parigi del 1920. Marguerite Dumont è una donna ricca, amante della musica e dell'opera. Ama cantare per i suoi amici, anche se non è una buona cantante. Sia i suoi amici che il marito hanno mantenuto la sua fantasia. Marguerite trova sfrontatezza e coraggio, salirà sul palco e canterà di fronte ad un pubblico reale. Nel 2017, nell'ultimo film di Martin Provost, Quello che so di lei interpreta Claire, un'ostetrica a cui, in un momento difficile per il suo lavoro, ricompare dal passato la donna per cui suo padre aveva lasciato la famiglia, chiedendole di aiutarla. Claire si ritroverà a fronteggiare molteplici problemi e a decidere cosa fare.
Tra le più recenti interpretazioni dell'attrice troviamo poi la commedia Un figlio all'improvviso (2017), Sotto le stelle di Parigi, La signora delle rose (2020) e Un uomo felice (2023).
