Il pubblico d'oltremanica l'ha notata nelle vesti della vivace Elizabeth Bennet, nella miniserie Orgoglio e Pregiudizio. Successivamente, Jennifer Ehle si guadagna una visibilità fuori dai confini britannici, incarnando la moglie malata del fratello di Edward Norton in Pride and Glory - Il prezzo dell'onore e cimentandosi nei panni della consorte del logopedista, Geoffrey Rush, ne Il discorso del re.

Background
Figlia dell'attrice inglese Rosemary Harris e dello scrittore americano John Ehle, Jennifer è cresciuta respirando l'intenso profumo del palcoscenico. Già a quattro anni, esordisce a Broadway in "Un tram che si chiama Desiderio", al fianco della madre che interpreta Blanche Dubois. Divenuta adulta, ormai con una significativa carriera teatrale alle spalle, Ehle ottiene due Tony Award grazie alla brillante performance ne "La cosa reale" e ad un'accesa prova drammatica in "The Coast of Utopia", entrambe di Tom Stoppard. L'artista ha trascorso la sua infanzia sballottata tra gli United Kingdom e gli Stati Uniti, costretta a cambiare diciotto scuole diverse. Tra queste spicca la Interlochen Arts Academy. Prosegue la formazione attoriale presso la North Carolina School of the Arts e la Central School of Speech and Drama di Londra. Nel 1997, impressiona - con il suo acume - lo sposo Oscar Wilde e viene imprigionata a Sumatra, durante la II Guerra Mondiale, in Paradise Road. Ventiquattro mesi dopo, eccola in Sunshine: commovente saga di una famiglia ebrea capeggiata da Ralph Fiennes. Nel 2011, entra nel cast del thriller pandemico di Steven Soderbergh, Contagion e nel 2012 è nel film di Kathryn Bigelow sulla cattura di Osama Bin Laden Zero Dark Thirty.

Vita Privata
A metà degli anni Novanta, durante le riprese di Orgoglio e Pregiudizio, l'attrice ha una relazione con Colin Firth. Ha due figli, George e Talulah, nati dal matrimonio con lo scrittore Michael Ryan. Jennifer risiede con la famiglia a New York.