Un viaggio nel cinema fra teatro e cortometraggi, tra Amalric e Assayas, tutto completamente pagato. Un sogno? Forse, ma che è potuto diventare realtà grazie ad anni di studio e a tanta passione che, ancora oggi, continua a legare a doppio filo l'attrice, regista e sceneggiatrice Nathalie Boutefeu al mondo del cinema. «Una delle attrici "al femminile" del cinema francese, una delle poche che offra un'alternativa alle dive dalla quale partire», questo scrive un critico francese su di lei.

Studi
Nathalie Boutefeu nasce a Dijon, una piccola località della Bourgogne, nel 1968. Bellissima già da bambina, si trasferisce a Parigi da adolescente per frequentare il Cours Simon, determinata a diventare un'attrice. Durante quegli anni, conosce Mathieu Amalric, anche lui studente, con il quale stringe una profondissima amicizia. Terminato il Cours Simon, continua i suoi studi al Conservatoire National di Strasburgo fra il 1989 e il 1992, ma nel frattempo, accetta di partecipare a un cortometraggio diretto proprio dall'amico Amalric: Sans rires (1990). È in questi anni che comincia a lavorare in teatro. Nel 1992, recita in "La Magie sans magie" di Lambert e "Les Innocents coupables" di Brosse, diretta da Jean-Marie Villégier al Théâtre National di Strasburgo. A seguire verranno altre importanti prove con testi di Tennessee Williams, Edward Bond, Marivaux e Philip Barry.

Attrice feticcio di Jérôme Bonnell
Nel 1992, arriva anche il suo primo lungometraggio: Confessions d'un Barjo di Jérôme Boivin, all'interno del quale recita con Hippolyte Girardot. Nel 1994, invece, viene scelta dal regista italiano Marco Bellocchio per Il sogno della farfalla. Ma è con Olivier Assayas e Jérôme Bonnell che la sua fama raggiunge una discreta popolarità nazionale. Bonnell, in particolare, diventa suo complice artistico e la impone come sua attrice feticcio in ben quattro dei suoi lungometraggi, fra i quali spiccano Le chignon d'Olga (2002) con Serge Riaboukine e Natalie Blaster, all'interno del quale ha il ruolo di Alice, e Les yeux clairs (2005), del quale è protagonista.

Altri film
Un'altra importante prova di recitazione è quella che la vede nei panni di Claire nella pellicola di Patrice Chéreau Son frère (2003) con Bruno Todeschini ed Eric Caravaca, ma non vanno sottovalutate le sue performances in I re e la regina (2004) con Catherine Deneuve, Un secret (2007) di Claude Miller e À l'origine (2009) con Gérard Depardieu.

Premio Suzanne-Bianchetti
Considerata una delle più promettenti fra le giovani attrici francesi, è stata premiata con il premio Suzanne-Bianchetti nel 2006.

Corti e tv
Fra gli impegni televisivi, oltre a un buon numero di film per la tv, partecipa al telefilm Julie Lescaut (1994), ma è apprezzata anche come regista, sceneggiatrice e montatrice di cortometraggi, fra cui spiccano Comme c'était bien (1999) e Les coquilles (2003).