Con la capacità di dosare luci e soprattutto ombre dei suoi personaggi, Carlotta Gamba è riuscita a scavalcare la "zona" delle attrici emergenti, in favore di un sempre più ampio spazio nel mondo del cinema.
Gli studi
Nata a Torino nel 1997 Carlotta Gamba colpisce sia per la bravura che per l'aspetto fisico. Dotata di una bellezza inusuale e fuori dagli schemi, riesce a rendere ciò un valore aggiunto nelle sue interpretazioni, spesso (e forse proprio per questo) avvolte dal mistero.
Il suo primo passo verso il mondo dello spettacolo, ma non ancora quello cinematografico a tutto tondo, avviene nel 2013, ancora al liceo, quando inizia a frequentare un corso di canto presso il Conservatorio Giuseppe Verdi che termina nel 2016, in concomitanza con la fine del liceo scenografico teatrale Germana Erba di Torino.
Una volta terminati gli studi si iscrive all'Accademia d'arte drammatica Silvio D'Amico presso la quale si diploma nel 2020.
Il teatro
Se l'approccio al cinema arriva successivamente, è il teatro il "primo amore" di Carlotta Gamba, al quale prende parte fin da giovanissima. Nel 2015, con la regia di Girolamo Angione fa parte dello spettacolo "Ragazzi alla guerra di Troia" e, sempre con lui, l'anno successivo è in "Il piccolo principe" e "Visionaria". Nello stesso anno è anche in "Un tram che si chiama desiderio" diretta da Luciano Caratto.
Nel 2018 viene diretta da Tommaso Capodanno in "Mask V", a cura di Michele Monetta e in "My Generation", a cura di Francesco Manetti.
L'anno successivo prende parte a diverse opere teatrali, quali "I pretendenti" di Valentino Villa, "Forse c'è abbastanza cielo su questi prati" di Enzo Cosimi, "Che cos'è un uomo?" di Luigi Siracusa, "Hell in a CELL", a cura di Francesco Manetti e Monica Vannucchi, diretta da Andrea Lucchetta, "Sulla riva di un lago", a cura di Giorgio Barberio Corsetti, diretta nuovamente da Luigi Siracusa. Inoltre, nello stesso anno, partecipa anche a una lettura con Margherita Buy per Senato e Cultura ed è nel cortometraggio Il padre con supervisione di Francesca Archibugi per la regia di Danilo Capezzani.
L'impegno con il teatro prosegue anche nel 2020, anno in cui prende parte a "Il misantropo" di Molière e a "I due gentiluomini di Verona" di William Shakespeare entrambi per la regia di Andrea Baracco e "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello per la regia ancora di Luigi Siracusa.
Nel 2022 poi è la co-protagonista Crisotemi in "Elettra, tanta famiglia così poco simili" di Andrea Baracco.
Il cinema
L'anno che segna il suo esordio sullo schermo è il 2021 con America Latina, presentato alla mostra del cinema di Venezia nel 2021, dei fratelli D'Innocenzo che la scelgono per il non semplice ruolo di Laura Sisti, una delle figlie del protagonista.
Ma è nel 2022 che Carlotta Gamba si afferma veramente nel mondo del cinema prendendo parte a diversi titoli. Uno su tutti è Dante di Pupi Avati, il tentativo del regista bolognese di trasportare sullo schermo lo scritto di Giovanni Boccaccio "Trattatello in laude di Dante" che racconta la vita del Sommo Poeta, anche attraverso alcune delle sue principali opere. Al Boccaccio narratore e protagonista, interpretato da Sergio Castellitto, Pupi Avati affianca Alessandro Sperduti nel ruolo di Dante e Carlotta Gamba nel ruolo di Beatrice, sfruttando la particolare bellezza dell'attrice che si confà al mistero che aleggia intorno alla tanto decantata giovane donna.
Nello stesso anno è anche protagonista di Amusia, esordio alla regia di Marescotti Ruspoli. In questo film è Livia, ragazza nata con l'amusia, malattia che impedisce di apprezzare la musica, ma con la quale dovrà fare i conti nel momento in cui entrerà nel mondo di un ragazzo che combatte la solitudine proprio con la musica.
L'anno successivo è nuovamente coinvolta in alcuni progetti, quali, per esempio, Billy, esordio alla regia di Emilia Mazzacurati, che racconta la storia di Billy, ragazzo di 19 anni ed ex bimbo prodigio che vive con la madre e, nonostante sia segretamente innamorato di una ragazza (interpretata da Carlotta Gamba), frequenta solo bambini dagli 8 ai 12 anni. Un altro titolo al quale prende parte è Quando di Walter Veltroni su un uomo che, durante i funerali di Berlinguer finisce in coma, svegliandosi dopo 31 anni.
Successivamente Carlotta Gamba approda anche al Festival del cinema di Berlino, essendo tra le protagoniste di un altro esordio alla regia, quello di Margherita Vicario, che la sceglie per un ruolo non semplice, soprattutto rispetto a quello delle altre co-protagoniste, ma indubbiamente un personaggio che permette all'attrice di esprimersi a tutto tondo, mostrando al pubblico non solo le sue doti recitative, ma anche quelle canore. Il film in questione è Gloria!, ambientato nella Venezia di fine Settecento e più precisamente all'interno di un istituto musicale per educande che attende l'imminente visita di Papa Pio VII.
Ma i titoli che la vedono protagonista non finiscono qui. All'appello mancano Vermiglio di Maura Delpero e L'albero di Sara Petraglia.