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Anna Orso

Anna Orso è un'attrice italiana, è nata il 11 dicembre 1938 a Napoli (Italia) ed è morta il 14 agosto 2012 all'età di 73 anni a Roma (Italia).

Bellissima e trasparente

A cura di Fabio Secchi Frau

Pasquale Squitieri & Marco Bellocchio senza andare troppo "al limite", spaghetti western & pellicole impegnate senza la corsa intorno al "grande ruolo", cinema statunitense e cinema italiano senza pregiudizi. Se dovessimo descrivere Anna Orso, molto probabilmente, la definiremo una straordinaria attrice che ha dimostrato come il cinema non possa fare a meno della passione, della malattia e di un pizzico di follia. Attrice particolarmente amata da uno dei più visionari e talentuosi registi italiani degli Anni Settanta/Ottanta - il già suddetto Bellocchio -, ha regalato al piccolo e al grande schermo la sua solare mediterraneità, il suo aplomb made in Italy e un pizzico di bellezza zen. Se per qualità e quantità la sua carriera, fatta di leggendarie collaborazioni, ha altalenato fra pellicole di bassa e alta importanza e ha avuto - per la sua storia - qualche illustre precedente, per modalità di recitazione non ne ha nessuno. Non ha mai cercato il ruolo da primadonna, ma si è avviluppata al cinema come fa la carta bagnata a una qualsiasi superficie. Ottima nella commedia, volto da regina scespiriana o da figura della tragedia greca carica di altezzoso odio, dice di lei Ornella Muti: «Un esempio di bellezza, come la intendo io, è Anna Orso, che emana un'incredibile energia. La vedi e subito ti colpisce il suo sguardo profondo, limpido, chiaro. A quel punto non ti chiedi nulla di lei, perché pensi che lei è semplicemente se stessa: bellissima e trasparente. Il suo è un vero dono, e il fatto che non nasca solo da caratteristiche estetiche, ma dalla sua energia, è la dimostrazione del fatto che la bellezza non ha età».

La carriera cinematografica
Ex modella, si affaccia al mondo del cinema partendo dai b-movies come lo spaghetti western Gentleman Jo... uccidi (1967) di Giorgio Stegani, passando a I giorni dell'ira (1967) e Quarta parete (1969). Spesso diretta da Pasquale Squitieri, recita per lui ne Il pentito (1985) con Max von Sydow, ma negli Anni Settanta è accanto a Nanni Loy in Lettera aperta a un giornale della sera (1970) e a Ugo Tognazzi in Questa specie d'amore (1972). Recita persino accanto a Jean-Paul Belmondo in L'erede (1972), poi si inserisce in pellicole mediocri come Baciamo le mani(1973), 24 ore... non un minuto di più (1973), Cagliostro (1974) e Lucrezia giovane (1974).

Le pellicole con Marco Bellocchio
Di solito attrice di secondo piano che riveste ruoli di nobiltà o di signore altolocate, nel 1974 è diretta da Ermanno Olmi in Alcide de Gasperi, mentre negli Anni Ottanta è, per ben due volte, nel cast di due film di Marco Bellocchio. Il primo è Salto nel vuoto (1980) con Michel Piccoli, il secondo è lo scandaloso Diavolo in corpo (1986).

Gli altri film
Protagonista de L'ultima volta insieme (1981) e de Gli sterminatori dell'Anno 3000 (1983), è diretta molto spesso anche da Pasquale Festa Campanile, mentre nel piccolo schermo, che comincia a frequentare solo ora in maniera più assidua, è una delle attrici della miniserie di Renato Castellani Verdi (1982) e de All'ombra della grande quercia (1984). La sua filmografia si arricchisce anche di: Il mostro di Firenze (1986), La vita di scorta (1986), Le vie del Signore sono finite (1987), Adelaide (1992), Cominciò tutto per caso (1993), Io e il re (1995), Un giorno, un giorno, una notte... (1997), Incontri di primavera (2000) e Ponte Milvio (2000). Il tubo catodico la sceglie ancora per il ruolo di Marie ne L'uomo che piaceva alle donne - Bel Ami (2001) e per il telefilm di successo Non ho l'età (2001) e il suo sequel (2002).

Le pellicole americane
Cominciano a questa età anche le collaborazioni con l'estero, una più lungimirante delle altre. È uno degli angeli de Angels in America (2003) e ha così l'occasione di recitare accanto ad Al Pacino e Meryl Streep, ma anche una comparsa del film tv La mia casa in Umbria (2003) e del bellissimo film di Wes Anderson Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004) con Bill Murray, Owen Wilson, Cate Blanchett, Anjelica Huston, Willem Dafoe e Michael Gambon. Particolarmente apprezzata da Massimo Cappelli, attualmente continua a privilegiare il piccolo schermo e fiction come: Questo amore (2004), Nebbie e delitti (2005), Don Matteo (2006) e La Contessa di Castiglione (2006). L'abbiamo conosciuta sul finire degli Anni Sessanta come modella romantica e sognatrice, si è imposta negli Anni Settanta fra pellicolacce di sudore, puzzo e sangue amaro, sfidando con la sua bellezza le minacce della Mala. E lentamente è diventata un po' come una figura mitologica, una donna il cui sguardo canta un inno alla vita, all'avventura, magari anche all'incoscienza. Importante e simbolica.

Ultimi film

Drammatico, (Germania - 2008), 124 min.
Fantastico, (Italia - 2008), 97 min.
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