Nato a Zagarolo, un piccolo comune della provincia di Roma, il 16 febbraio del 1939, Angelo Infanti comincia la sua carriera giovanissimo, il suo primo ruolo lo ottiene a ventidue anni nel film musicale di Piero Vivarelli Io bacio... tu baci (1961) interpretato da Mina, Adriano Celentano, Peppino Di Capri e Jimmy Fontana. Negli anni sessanta recita in diverse pellicole apparendo in piccoli ruoli e segnalandosi soprattutto per la prestanza fisica. Nel 1963 prende parte a Il Gattopardo di Luchino Visconti; nel 1964 recita nell'episodio "Il principe azzurro" nel film a episodi Le belle famiglie di Ugo Gregoretti, accanto a Totò e a Sandra Milo. Seguono la commedia diretta da Vittorio Sala, Ischia operazione amore (1966), pellicola d'esordio della coppia comica Ric e Gian e il western di Alfio Caltabiano, Ballata per un pistolero (1967).
Il cinema di genere
Tra gli anni settanta e ottanta lavora prevalentemente nel cinema italiano di genere recitando in pellicole soft-erotiche, polizieschi e thriller. Attore completo, pur senza possedere il carisma di più celebri colleghi, riesce credibile sia quando interpreta personaggi brillanti, sia quando è alle prese con storie drammatiche, avventurose e persino erotiche. In questo periodo lavora sotto la direzione di Claude Chabrol in All'ombra del delitto (1970); nella commedia di Luigi Zampa Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971) a fianco di Alberto Sordi e Claudia Cardinale; la commedia Io non vedo, tu non parli, lui non sente (1971) di Mario Camerini con Vittorio De Sica ed Enrico Montesano; il film drammatico di Alberto Bevilacqua Questa specie d'amore (1972) tratto dal suo romanzo omonimo che vinse il Premio Campiello nel 1966; Il padrino di Francis Ford Coppola nel ruolo di Fabrizio il pastore; nel 1973 lavora sotto la direzione di Steno in Piedone lo sbirro accanto a Bud Spencer; due anni dopo comincia a lavorare nella serie di film dedicati ad Emanuelle, il primo è Emanuelle nera (1975) di Albert Thomas a cui segue l'anno dopo Emanuelle nera 2 (1976); nello stesso anno recita nella commedia di Pasquale Festa Campanile, Il soldato di ventura, con Bud Spencer ed Enzo Cannavale.
Nel 1980 torna a vestire i panni di Assan nel quarto film della serie dedicata al commissario Rizzo detto "Piedone" in Piedone d'Egitto, che segna la sua seconda collaborazione con Steno e la terza con Spencer. Nel 1981 inizia a recitare in diversi film interpretati e/o diretti da Carlo Verdone: il primo film è la commedia Bianco, rosso e Verdone dove interpreta il playboy Raoul, uno dei suoi personaggi più famosi; nel 1982 torna a lavorare con Verdone nel film di Alberto Sordi In viaggio con papà; ma è con Borotalco (1982), sempre diretto da Verdone, che ottiene la fama con il personaggio di Cesare Cuticchia alias Manuel Fantoni, dove una sua frase, riciclata da Segio (Verdone) per Nadia (Eleonora Giorgi), diventa il tormentone del film: "Optai per il mare. Un bel giorno mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana... ". Dal 1983 Infanti comincia ad apparire con frequenza anche in film prodotti per il piccolo schermo. In campo cinematografico recita nel film trash di Castellano e Pipolo Attila flagello di Dio interpretato da Diego Abatantuono e Mauro Di Francesco; nel 1985 va a lavorare in America per il film Assisi Underground di Alexander Ramati, tratto da un suo libro scritto qualche anno prima; nel 1986 lavora nella pellicola drammatica diretta da Damiano Damiani L'inchiesta accanto a Keith Carradine, Harvey Keitel e Lina Sastri; nel 1981 torna a lavorare negli States nel film Money di Steven Hilliard Stern con Eric Stoltz, Christopher Plummer e Tomas Milian.
Dal cinema alle fiction
Dagli anni '90 Infanti si era dedicato prevalentemente alle fiction tv, partecipando a serie di grande successo, come Don Matteo e Gente di mare. Tra gli ultimi film che aveva interpretato figurano La scorta di Ricky Tognazzi (1993) dove interpreta la parte del giudice Barresi accanto a Enrico Lo Verso, Claudio Amendola, Ricky Memphis, Leo Gullotta, Tony Sperandeo e Simona Izzo; nel 2006 recita nel film indipendente italiano di Marco Carlucci Il punto Rosso con Andy Luotto e Francesco Venditti; nel 2008 interpreta il padre di Veronica (Caterina Murino) in Il seme della discordia di Pappi Corsicato presentato in concorso alla 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia; nel 2009 recita nella commedia corale di Fausto Brizzi, Ex mentre nel 2010 partecipa alla pellicola Letters to Juliet di Gary Winick interpretato da Amanda Seyfried, Vanessa Redgrave e Franco Nero.
Il 12 ottobre Angelo Infanti è morto all'ospedale di Tivoli a 71 anni per un arresto cardiaco.