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Jean-Pierre Cassel

Jean-Pierre Cassel (Jean-Pierre Crochon) è un attore francese, è nato il 27 ottobre 1932 a Parigi (Francia) ed è morto il 19 aprile 2007 all'età di 74 anni a Parigi (Francia).

Il tassello Cassel

A cura di Fabio Secchi Frau

Un cognome, Cassel, che è un tassello importante nella storia del cinema, sia francese che internazionale. Un cognome che è puramente un'invenzione. Un nome d'arte, ma che ha dato origine a una fortunata famiglia di attori. Caratterista francese di fama mondiale, spesso impegnato nelle parti di borghese, Jean-Pierre Cassel, padre dell'oggi più noto Vincent, è un uomo la cui recitazione ha sempre affondato le radici nell'identità d'oltralpe, fieramente e orgogliosamente.
Nato come Jean-Pierre Crochon, figlio di un dottore e della cantante lirica Louise-Marguerite Fabrègue, cresce nelle vie e nelle case della Parigi-Bene, studiando recitazione al Cours Simon.
Esordisce come attore nella pellicola italo-francese Saluti e baci, commedia del 1952 di Maurice Labro e Giorgio Simonelli, passando, lo stesso anno, al ruolo di ballerino nel film Atto d'amore (1953) di Anatole Litvak. L'Italia e la Francia saranno due importanti contraltari nella sua carriera, due poli opposti fra i quali viaggiare professionalmente. È per questo motivo che riesce ad entrare sia nel cast de Nel gorgo del peccato (1954) di Vittorio Cottafavi e sia in quello di Destinazione Parigi (1957) di Gene Kelly, nonché nelle mani dello scandaloso Claude Autant-Lara che lo affiancherà alla Bardot e a Gabin ne La ragazza del peccato (1958).
Attore prediletto di Philippe De Broca, torna a recitare per Litvak ne Le piace Brahms? (1961), passando poi a titoli come Arsenio Lupin contro Arsenio Lupin (1962) e Le strane licenze del caporale Dupont (1962) di Jean Renoir, dove si mette in luce come formidabile macchiettista. Dopo aver recitato in uno degli episodi di Alta infedeltà (1964), si presta per una piccola parte nel film di Ken Annakin Quei temerari sulle macchine volanti (1965), accanto ad Alberto Sordi, e nella commedia di René Clair Per il re, per la patria e per Susanna.
Sposato a Sabine Litique dal 1966 al 1980, ha da costei ben tre figli: l'attore Vincent Cassel, la defunta Olivia e il musicista Mathias Crochon, conosciuto in Francia con il nome d'arte di Rockin Squat. Poi si sposerà una seconda volta, con Anne Célérier, dalla quale avrà l'attrice Cécile Cassel. A capo dell'Unione Attori Francesi dal 1966 al 1974, partecipa al film di Luigi Zampa Le dolci signore (1967), seguito da Parigi brucia? (1967) di René Clément e Oh, che bella guerra! (1969) di Richard Attenborough. Dopo il bellico L'armata degli eroi (1969), diventa finalmente protagonista di un film tutto suo interpretando il giallo All'ombra del delitto (1970) di Claude Chabrol.
Divenuto attore prediletto anche di Michel Deville, sarà un perfetto benestante nel capolavoro di Luis Buñuel Il fascino discreto della borghesia (1972). Anche se, in America, sarà ricordato soprattutto per aver recitato nel grande cast (Sean Connery, Anthony Perkins, Ingrid Bergman, Vanessa Redgrave) di Assassinio sull'Orient Express (1974) di Sidney Lumet, senza contare il ruolo del Re di Francia nella serie di film sui tre moschettieri di Richard Lester, contro due cattivi d'excellence come Faye Dunaway (Milady De Winter) e Christopher Lee (il Cardinale Richelieux). Chabrol lo vorrà ancora come protagonista della sua commedia Pazzi borghesi (1976); affiancherà, in un secondo tempo, Philippe Noiret nel giallo rosa leggerissimo Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d'Europa (1978) e continuerà la sua avanzata nel panorama cinematografico italiano, arricchendo la sua filmografia dei nomi di registi di serie B come Umberto Lenzi e Franco Giraldi, senza dimenticare gli esordi dietro la macchina da presa di colleghi attori (Nino Manfredi con Nudo di donna, 1981). In seguito continua a essere la scelta preferita di grandi autori come Losey e Zeffirelli.
Con l'arrivo degli anni Novanta, tanta televisione, anche italiana (Fantaghirò, 1991), che lui alterna al cinema, lavorando con il giovane regista e attore esordiente Mathieu Kassovitz (che lo vorrà interprete di due sue film Métisse e I fiumi di porpora). Scelto da Robert Altman per Prêt-à-porter (1994), è di nuovo un borghese, vittima della furia del proletariato ne Il buio nella mente (1995), per il quale ruolo viene nominato al César come miglior attore non protagonista. Nel Duemila, comincia una lunga presenza in film tv, che solo ogni tanto, interrompe per il grande schermo: Sade (2000) e Adrenalina blu - La leggenda di Michel Vaillant (2003). Grande amico di Serge Gainsbourg, muore di cancro dopo aver ultimato il film di Julian Schnabel Le scaphandre et le papillon (2007), ma lasciando a metà ben 5 film, molti dei quali accanto a Depardieu e al figlio Vincent che lo aveva reso nonno di Deva, figlia nata dal matrimonio con Monica Bellucci. Se ne va via a 74 anni, portando con lui una carriera costellata di ritratti borghesi, seduttori o vittime della loro stessa ricchezza.

Ultimi film

Drammatico, (Francia - 2000), 106 min.
Biografico, (Francia - 2000), 100 min.
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