Cantautrice britannica di fama mondiale, esponente del soul bianco (assieme ad Adele e Duffy), debuttò nel mondo della musica con l'album "Frank", raccogliendo i primi consensi di pubblico e critica, ma incontrò uno strepitoso ed enorme successo con il suo secondo album "Back to Black", vincendo ben cinque Grammy Awards. Purtroppo, alla brillante ascesa si accompagnò anche una rovinosa e mortale discesa. Tanta droga e tanto alcol, tanta ribellione e il piacere di non essere come le altre, contrastarono la bellezza, la sensibilità, la perfezione della sua musica. Con una vita sregolata, andò incontro a prematura morte all'età di ventisette anni, assicurandosi però l'immortalità e la leggenda.
Fu la nuova "Signora del Soul", nemmeno trent'anni e fu l'idolo della Rehab Generation. Con l'aspetto di un'adolescente della porta accanto, era stata in realtà mandata dalla provvidenza per permettere a due generi che stavano per spegnersi (il jazz e il soul) e per diventare di nicchia, di continuare a vivere. Riconoscibilissima per il suo trucco alla Cleopatra e una grande cofana di capelli neri in testa, camminò spaesata come un marziano su tutti i palchi in cui fu ospitata, diventando la protagonista di un incredibile successo mediatico, che tempestò i giovani, saturi di pop, di nuove note spinte e accarezzate dalla sua riconoscibilissima voce. Puro piacere per i timpani. Ma esattamente come gli animali, se chiusa in cattività, se sottoposta a grandi pressioni, la brava bambina diventa una cattiva ragazza e quindi, una delle campionesse di scandali che entrava e usciva dalle cliniche di disintossicazione.
Eppure, sotto tutto questo, fu un'artista vera, di talento, maltrattata dai media. Troppo giovane per essere marchiata per sempre. Troppo giovane per morire, seppur dimostrando che le sue qualità artistiche erano fondate. Talmente fondate, che le sue canzoni non sono, la sua immagine, la sua voce e tutto ciò che è stato intorno a lei non è ancora stato spazzato via dalla nostra memoria.

Infanzia
Amy Winehouse nacque il 14 settembre 1983, a Londra, figlia di un tassista e di una farmacista, entrambi di religione ebraica. Cresciuta nella capitale inglese, frequentò la Ashmole School, passando poi alla Sylvia Young Theatre School, dalla quale poi venne portata via dai genitori a causa dei pessimi voti, e iscritta alla BRIT School di Selhurst, a Croydon. Appassionata di musica fin dall'infanzia (ascoltava prevalentemente le Salt-n-Pepa e Sarah Vaughan), ricevette la sua prima chitarra a tredici anni e, nel 1999, riuscì a entrare nella National Youth Jazz Orchestra, diventando cantante professionista.

Il primo album
Scoperta dal cantante soul Tyler James, venne contattata dall'etichetta discografica Island/universal (che aveva ascoltato una demo inviata proprio da James) per un contratto discografico. Uscì così nel 2003 "Frank", il suo primo album jazz, che cominciò a ricevere le prime interessanti critiche e il favore del pubblico inglese, tanto da essere nominato ai BRIT Awards nelle categorie British Female Solo Artist e British Urban Act e da vincere due dischi di platino, per un totale di un milione e mezzo di copie vendute.

Il capolavoro: "Back to Black"
Incontrò però il successo mondiale grazie al capolavoro "Back to Black", uscito nel 2006 e prodotto dal musicista Mark Ronson (che l'aveva voluta precedentemente per il suo singolo "Valerie"), dove la Winehouse arrivò velocemente nella vette delle classifiche di mezza Europa. Una delle canzoni che lo compongono, il singolo apripista "Rehab", diventò un tormentone, seguito da "Back to Black", "Tears Dry on Their Own" e "Love Is a Losing Game". Meritatamente ottenne cinque Grammy Awards (nelle categorie Record of the Year, Song of the Year, Best Female Pop Vocal Performance, Best New Artist e Best Pop Vocal Album). Solo artiste come Lauryn Hill, Alicia Keys e Norah Jones erano arrivate a così alti risultati.

Vita sregolata: droga, arresti, scandali
Purtroppo, l'uso di droghe e di alcol, dei quali fece ampiamente uso anche prima di diventare famosa, presero il sopravvento unendosi ai disturbi alimentari (anoressia e bulimia), e cominciarono così i primi problemi di salute. Durante la manifestazione musicale "Rock in Rio", si presentò completamente afona, a causa di problemi respiratori che poi si scoprirono essere legati a un enfisema polmonare. Una volta guarita, solo due giorni dopo essere stata dimessa, si presentò ad Hyde Park per partecipare a un concerto tributo per i 90 anni di Nelson Mandela, esibendosi assieme ad Annie Lennox, i Simple Minds, Joan Baez e i Queen. Intanto, però, le sue sbronze finirono sulle prime pagine dei tabloid britannici e non, soprattutto quando comportarono anche disastrose cadute. In più, a volte, apparve in stato confusionale anche a manifestazioni pubbliche e cominciò a esibirsi con enormi difficoltà. Nella rete, cominciò a circolare un video dove fumava crack e ammetteva di essersi somministrata ben sei valium per calmarsi. Non mancarono neanche i problemi legali: aggressione a una fan per aver criticato la sua scelta di essersi sposata con Blake Fielder-Civil; arresto per detenzione di marijuana in Norvegia; aggressione contro un paparazzo. In mezzo a tutto questo, però, salvò anche la vita di una donna che stava per affogare sulle coste dell'isola di St. Lucia, una località dove la cantante era in vacanza.

Rehab
I genitori però la pregarono di entrare in riabilitazione e di concentrarsi maggiormente sulla sua salute. Lei accettò il ricovero (ci andò seguita dal marito) nel 2008 e, nel frattempo, cominciò a comporre canzoni per il suo terzo album. Dopo un anno leggermente più calmo, nel 2010, annunciò il suo ritorno sulle scene con una serie di concerti principalmente europei (tour che poi fu annullato per problemi di droga). La sua ultima esibizione fu all'iTunes Festival London.

Morte
La morte sopraggiungerà il 20 luglio 2011, portandola via a soli ventisette anni. La cantante venne trovata morta nel letto della sua casa da un guardia del corpo, pare a causa di un abuso di alcol, assunto dopo un lungo periodo di astinenza.

Album postumo
Uscì così postumo il suo terzo album: "Lioness: Hidden Treasures". Ma questo non privò i BRIT Awards di nominarla nella categoria British Female Solo Artist, entrando nella storia come la prima candidata postuma.

Iniziative umanitarie
Più in ombra la sua grande generosità, nascosta per sua stessa volontà. La Winehouse, infatti, si prodigò economicamente in iniziative legate alla salvaguardia dell'infanzia. Dopo la sua morte, un residente di St. Lucia, dichiarò che la cantante gli avrebbe pagato un intervento chirurgico, dopo averlo conosciuto, pregandolo però di non dire nulla a nessuno.

Il documentario Amy
La sua storia è raccontata nel documentario Amy di Asif Kapadia, fortemente criticato dalla famiglia della cantante.

Vita privata
Amy Winehouse si sposò con il cantante Blake Fielder-Civil. Il matrimonio però durò solo fino al 2009, non senza qualche problema legale, visto che la cantante venne denunciata dalla nuova compagna dell'ex marito per stalking. Dopo la morte della Winehouse, il giorno dell'anniversario della sua morte, Fielder-Civil tentò il suicidio, sentendosi colpevole della dipendenza da alcol e droghe dell'ex moglie. Dopo il divorzio, frequentò l'attore Josh Bowman e il regista Reg Traviss. Fu una delle migliori amiche di Pete Doherty, Adele, Duffy, il rapper Nas, Mark Ronson e Lily Allen.