Prestigioso caratterista del cinema francese che è riuscito ad arrivare alla tanto agognata fama attraverso l'altra dimensione della recitazione: il teatro. Ma sempre con il gusto e il piacere e con un po' di senso del dovere.

Teatro
Marc Citti è il fratello della famosa attrice Christine Citti. Desideroso di diventare un nome nel cinema e nel teatro si iscrive all'école des comédiens di Nanterre-Amandiers, allora diretta da Pierre Romans e Patrice Chéreau. Ed è proprio quest'ultimo a capire che di fronte non ha il solito attoruncolo desideroso di manie di protagonismo, ma un vero e proprio uomo di scena. Così già nel 1987, lo invita a partecipare alla messa in scena di "Platonov" di Checov. Sarà un successo. Passerà allora a testi di Heinrich von Kleist, William Shakespeare, Rabelais, Botho Strauss, Franz Xaver Kroetz, Alfred de Musset, Arthur Schnitzler, Ivan Tourgueniev, Christopher Marlowe, Serge Kribus, Witold Gombrowicz, Agatha Christie, José Riviera, Wajdi Mouawad e Sofocle, che sedimenteranno la sua fama teatrale.

Cinema
Si deve sempre a Patrice Chéreau il suo debutto sul grande schermo. Il grande regista francese, lo impone infatti nel ruolo di Philippe Galtier in Hôtel de France (1987) con Valeria Bruni Tedeschi e Vincent Perez. Nel 1993, è di nuovo accanto alla Bruni Tedeschi (e a Melvil Poupaud) in Le persone normali non hanno nulla di eccezionale, pellicola diretta da Laurence Ferreira Barbosa. Lo stesso anno, è Fred in Rupture(s) con Michel Piccoli e l'anno successivo è Crussol nel manieristico La regina Margot (1994) con Isabelle Adjani, che ritroverà nel 2008 con La journée de la jupe. Notevoli le sue performances in Donne e dintorni (2005) e J'attends quelqu'un (2007) dove veste i panni di Bouchardon.

Tv
Televisivamente, è Henri nella miniserie Condorcet (1989) e appare in qualche puntata del serial poliziesco Sulle tracce del crimine (2006).

Musica
Marc Citti non si limita a recitare, è anche un cantautore prolifico, ma la sua carriera musicale comincia solo dopo il 2003.