Martin Patterson Hingle nasce a Denver, in Colorado nel 1924. Figlio di un imprenditore edile e di un'insegnante scolastica, Pat non ha mai realmente conosciuto il padre. Infatti, dopo che i genitori divorziarono, ha cominciato ancora in fasce a girare di città in città con la madre in cerca di un lavoro più remunerativo. Nel 1941 si iscrive all'Università del Texas con una borsa di studio ottenuta per i meriti musicali nel suonare la tuba, ma l'esperienza non dura poi molto, poiché viene arruolato in marina durante la Seconda Guerra Mondiale. Una volta conclusa la guerra, Pat si iscrive ad un corso di recitazione non per un reale interesse, ma solo come modo per conquistare le ragazze. Scopre tuttavia un naturale talento per il palcoscenico e decide di trasferirsi a New York e tentare una seria carriera come attore. L'apice della sua carriera come attore teatrale lo raggiunge come protagonista del dramma "J.B.", scritto dal poeta Archibald Macleish, per il quale ottiene addirittura una candidatura ai Tony Award. Gli si aprono le porte anche del cinema, quando nel 1960 ottiene il ruolo di protagonista per il film di Richard Brooks Il figlio di Giuda. Ma la sfortuna gioca contro di lui e poco pima di cominciare le riprese del film, Pat ha un terribile incidente nella tromba dell'ascensore del suo appartamento. Una caduta di più di quindici metri che fortunatamente non lo uccide, ma non gli permette di iniziare le riprese del film, così che la sua parte viene affidata a Burt Lancaster. Dopo più di un anno impiegato in riabilitazione, nel 1961 rirova la strada del cinema grazie al regista Elia Kazan (con il quale aveva già lavorato in teatro) che gli affida la parte del padre del giovane ribelle Warren Beatty nel film Splendore nell'erba. Il resto della sua carriera è principalmente volta all'interpretazione di ruoli da caratterista, di primo o secondo piano, in film e telefilm di vario tipo, fra i quali si ricordano Chi più spende... più guadagna, Baby boom e Pronti a morire. Una delle parti più famose che ottiene negli ultimi anni della sua carriera, quando scopre di aver contratto la leucemia e comincia a ritirarsi dalle scene, è quella del commissario Gordon di Batman. Il ruolo del commissario retto e virtuoso di una Gotham City oscura e corrotta lo tiene per tutti i primi quattro film di Batman (quelli diretti da Tim Burton e da Joel Schumacher, per intendersi), prima che il "riavvolgimento" cronologico apportato da Christopher Nolan non imponga un commissario più giovane (che verrà interpretato da Gary Oldman). Trascorre gli ultimi anno della sua vita ritirato con la moglie in una casa a Carolina Beach, affacciata sulla costa sud-est degli Stati Uniti, prima di morire nei primi giorni del 2009.