Ha sempre sognato di ballare, fin da ragazzo, e il giorno in cui ha capito che la danza poteva essere il suo lavoro, non ha più smesso di muoversi a ritmo sul palco, spingendosi anche di fronte all'obiettivo della cinepresa, in particolare, quello ispirato della Cavani che rimase molto colpita dalla sua bravura.
Allievo della Scala, entrò nel corpo di ballo del teatro diventandone, con grandi sacrifici, il primo ballerino. Passato poi all'Opera di Roma, cominciò a compiere le sue prime esperienze di coreografo.
Creatore, nel 1972, de "L'après-midi d'un faune" per Spoleto e per la Scala, due anni più tardi debutta al cinema diretto da Liliana Cavani nello scandaloso Il portiere di notte nel ruolo di un ballerino omosessuale del Reich che è costretto a nascondersi dentro un albergo in semiclandestinità, albergo dove si riaccende l'antico amore sadomaso fra Dirk Bogarde e Charlotte Rampling, lui ex nazista, lei ex deportata.
Nel 1975, torna a teatro con "Ricercare a nove" spettacolo di danza accompagnato dalle musiche di Vivaldi, "Lo schiavo morente" e "Oggetto amato". Nel 1977, la Cavani lo rivorrà ancora una volta per il suo film Al di là del bene e del male, poi dal 1979 diventa direttore dell'Aterballetto di Reggio Emilia per il quale realizza "Mazapegul" , "Romeo e Giulietta" e "A sud di Mozart", ma dove offre anche nuove riletture di classici come "Lo schiaccianoci", "Il cappello atre punte", "Coppélia" e "Sogno di una notte di mezza estate". Dopo aver recitato nel film tv L'ultimo spettacolo di Nora Helmer, nel 1995 lascia il posto di direttore dell'Aterballetto, per diventare direttore della compagnia di balletto dell'Opera di Roma.
Artista fuori dai canoni, cerca di coniugare ciò che accademicamente gli è stato insegnato con tutto ciò che fonte di nuova ispirazione, stile che gli ha permesso, nel 2003, di diventare il nuovo direttore del corpo di ballo del Teatro Massimo.