Figlio di immigrati italiani, nato in Francia, ha trascorso la sua infanzia nella banlieu parigina. Ha iniziato come chitarrista, ma ascoltando le canzoni di Jacques Brel, Vesoul, Marcel Azzola, dei musicisti "cajuns",
ascoltati una domenica ad una festa, si è innamorato pazzamente della fisarmonica diatonica. Erano gli
anni '70. Questa passione non l'ha lasciato mai. Questo strumento per lui non ha più segreti. Ne ha più di
trenta. È passato attraverso la danza e la musica tradizionale, i balli, la costruzione di strumenti,
l'insegnamento.
Il suo primo album è uscito nel 1979 da Polydor con il titolo di "Fisarmoniche Diatoniche". Da questo momento
in poi, Marc Perrone ha collaborato con numerosi musicisti che sono rimasti suoi amici: Marcel Azzola,
Bernard Lubat, Michel Portal, Louis Sclavis, Giacomo Di Donato, André Minvielle, Arturo H.
Ha composto musiche per film, tra cui La Traccia di Bernard Favre ed Una domenica in campagna di
Bertrand Tavernier, e musiche per il teatro e la televisione. Ha musicato in diretta film muti di Jean Renoir,
Charlie Chaplin, Jean Vigo. Ha tenuto concerti in ogni tipo di sala in tutte le parti del mondo.
Ha creato "spettacles-concepts": "Cinéma-Mémoire" (1993), "Ciné-Guinche", per il Festival di Cannes (1998), "Voyages" (1999). Nel 2011 appare invece come interprete nel film Le stelle inquiete di Emanuela Piovano.