L'eredità del suo cognome è pesante... Pesantissima, ma lei sembra aver sorpassato questa paura e, con bravura e fortuna, è riuscita comunque a farsi spazio nel panorama cinematografico italiano come un nuovo astro nascente.
Figlia dell'attore e regista Michele Placido e dell'attrice Simonetta Stefanelli, Violante Placido sente di appartenere al mondo dello spettacolo fin da piccola, ma non sa quale strada scegliere e perseguire: quella della musica (ha una vera e propria passione per il rock) o quella del cinema, seguendo le profonde orme dei genitori d'arte.
Gli esordi
Esordisce cinematograficamente, accanto al padre, nella pellicola drammatica Quattro bravi ragazzi (1993) di Claudio Camarca, ma ancora dubbiosa su quel che sarà di lei, e fortemente spaventata dal confronto con Michele Placido che le farà subire da subito le pressioni cinematografiche di pubblico e critico, vivendole in maniera ancora più profonda e faticosa, sceglie di stare per tre anni in stand-by e torna a recitare solo nel 1996, quando entra nel nutrito cast di Vite strozzate (1996) di Ricky Tognazzi.
Dopo essersi fatta notare nella commedia Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996) di Enza Negroni, accanto a Stefano Accorsi - trasposizione dell'omonimo best seller italiano -, lavora per tutto il 2000 in opere che passano inosservate, fino a quando Sergio Rubini non la sceglie come contraltare dell'ottima (e disgraziatamente sottovalutata) Valentina Cervi, nella pellicola romantica a tinte magiche L'anima gemella (2002), dove Violante ha l'occasione di mettere in mostra tutta la sua versatilità, dote non comune a tutte le attrice. Spronata da questo successo e dalla candidatura al Nastro d'Argento come miglior attrice, continua nella sua carriera di interprete e lo stesso anno divide con Harvey Keitel, Andie MacDowell, Francesca Neri, Asia Argento e Stefano Dionisi il set di Ginostra di Manuel Pradal.
Il successo
Ora o mai più (2003) di Lucio Pellegrini, ma soprattutto Che ne sarà di noi (2003) di Giovanni Veronesi, due storie di stampo giovanile alla ricerca della maturità e della svolta esistenziale, la fanno entrare di diritto in quel gruppo di attori che sono considerati le nuove leve del cinema italiano (Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Francesco Mandelli, Silvio Muccino, Giuseppe Sanfelice, Valeria Solarino, Enrico Silvestrin e Katy Louise Saunders) guadagnandosi, fra l'altro, una meritata nomination al David di Donatello come miglior attrice protagonista. Finalmente ha tutte le carte in tavola con il confronto paterno e, dopo essere stata diretta da Pasquale Scimeca in Gli indesiderabili (2003) con Vincent Gallo, ritorna accanto a Stefano Accorsi in Ovunque sei (2004) diretta da... Michele Placido, suo padre.
Uno sbocco musicale
La pellicola è criticatissima dagli addetti ai lavori e dal pubblico, ma lei esce a testa alta perfino da una scena di nudo integrale, e mentre il cinema continua a offrirle grandissime opportunità, Violante nota che si stanno creando i presupposti ideali per una svolta in campo musicale. Così nel 2005/2006 debutta nel mondo musicale con l'album rock "Don't be shy" con lo pseudonimo di Viola, collaborando successivamente con il cantautore Bugo nel rifacimento (in versione duetto) del brano "Amore mio infinito".
La carriera cinematografica e televisiva
E dopo le commedie Il giorno + bello (2005) di Massimo Cappelli, La cena per farli conoscere (2006) di Pupi Avati e Lezioni di cioccolato, commedia leggera di Claudio Cupellini, continua più sicura di sé il mestiere dell'attrice.
Partecipa inoltre alle due produzioni televisive Guerra e pace (2007), al fianco di un grande cast internazionale (da Clémence Poésy a Malcolm McDowell) e Pinocchio (2008), diretto da Alberto Sironi.
Sempre per il piccolo schermo partecipa ad una mini serie dedicata alla regina dell'hard, Moana (2009) e al film tv Una madre, al fianco di Enrico Lo verso e Enzo De Caro.
La vediamo invece al cinema nel lavoro di Infascelli Donne Assassine (2008), Sleepless (2008) di Maddalena De Panfilis, Barah Aana e The American (2010) al fianco di George Clooney e Bruce Altman. Due anni dopo partecipa ad un'altra produzione internazionale: affianca, infatti, il divo Nicolas Cage nell'action movie Ghost Rider: Spirito di vendetta, nel quale interpreta la parte di Nadya; mentre nel 2012 è nel cast del film francese del padre Il cecchino. Nel 2016 lavorerà ancora una volta col padre nel progetto 7 minuti, mentre nel 2019 è diretta da Fausto Brizzi in Modalità aereo.
Nel 2022 è nel cast di Femminile singolare e di Il giorno più bello di Andrea Zalone.