Bellissima Maïwenn, top model e attrice già a tre anni, quando la madre volle dare una svolta sicura alla sua vita di bambina imponendole di ballare, recitare, posare per fotografi e pubblicitari. Sua unica complice la sorella Isild, anche lei destinata a essere una bambina prodigio e anche lei sorprendente davanti e soprattutto dietro la macchina da presa.
L'infanzia difficile
Che tipo di infanzia ha avuto Maïwenn? Breve. E infatti anni dopo prenderà definitivamente le distanze dalla madre crudele e dal padre manesco accusandoli anche di violenze fisiche e vessazioni psicologiche. Per questi trascorsi coltiva un'ossessione nei confronti degli abusi sui minori, rendendosi protagonista di campagne di sensibilizzazione, in Francia, contro lo sfruttamento dei bambini. Una bellezza esotica la sua, un magnetismo insolito, sofferto, anche indomito però, con una forza negli occhi che spacca lo sguardo. Maïwenn, nel cinema francese, è davvero personaggio unico. Nonostante unioni sentimentali chiacchieratissime e tutte vissute fino all'ultimo respiro, invece di diventare semplice carne da macello per i giornali scandalistici l'attrice si scava una nicchia nell'establishment maschile dello spettacolo che difende con le unghie e i denti, anche coinvolgendo altre donne, a partire da Isild per arrivare alla sceneggiatrice Emmanuelle Bercot, con la quale fonda nel 2008 la società di produzione MAI.
I film
I suoi drammi personali di bimba stravolta diventano la materia di un film, Pardonnez-moi (2009), anche interpretato nei panni di una futura madre che deve fare i conti con i segreti della propria vita familiare, prima di affrontare nuove responsabilità. Un film crudo, realizzato come fosse un documentario, macchina da presa a mano e attori professionisti, da Aurelien Recoing a Mélanie Thierry, chiamati spesso a improvvisare sul set. Un metodo ripreso per Polisse, vincitore del Premio della giuria al Festival di Cannes 2011. La storia nuda e cruda di una brigata della polizia criminale che si occupa di reati sui minori. Qui, Maïwenn si ritaglia il ruolo della fotografa Melissa, testimone per un reportage delle operazioni del gruppo e a sua volta coinvolta ben oltre le aspettative. Nel 2015 lavora alla realizzazione della storia appassionata e complicata Mon Roi - Il mio Re, con Emmanuelle Bercot e Vincent Cassel. Nel 2023 apre il Festival di Cannes con Jeanne du Barry - La favorita del re, film biografico su Marie-Jeanne Bécu du Barry con lei protagonista e Johnny Depp nei panni di Luigi XV di Francia.
Tra cinema e vita vissuta
Per la cineasta la mescolanza tra arte e vita sembra un destino scritto nella carne, non è solo prerogativa dei suoi personaggi. Quando girò Il quinto elemento era sposata con Luc Besson (insieme hanno una figlia, Shanna) che proprio su quel set si innamorò di Milla Jovovich, abbandonandola. A causa del trauma Maïwenn divenne bulimica ingrassando venticinque chili in poche settimane, per poi essere salvata dai medici e dalla passione per il suo lavoro. Girando Polisse ha rotto invece con il suo ultimo compagno, JoeyStarr.