Giapponesi entrambi, Takeshi Kitano e Kazuko Yoshiyuki iniziano il loro percorso artistico insieme, arrivando però a diversi punti. Lui diventerà uno dei più grandi registi giapponesi riconosciuti a livello internazionale, lei rimarrà una semplice attrice nazionale che ha fondato la sua popolarità sulla televisione, ma è diventata famosa e ha raggiunto il pieno successo grazie a registi come Nagisa Oshima, Toshiya Fujita e Seiji Izumi con i quali ha abitualmente lavorato e collaborato. Un viso stanco, oggi, quello di Kazuko Yoshiyuki, ma che in passato, a sorpresa, è stato caricato di quella violenza erotica che solo un film come L'impero della passione di Oshima poteva infonderle, soprattutto nelle scene di sesso contro Tatsuya Fuji, durante le quali la violenza, la velocità e la forza dell'atto sessuale potevano essere placate solo da altra violenza. Mitica la scena nella quale, completamente nudi, la Yoshiyuki morde la mano di Fuji per non urlare o semplicemente per dare ancora più carnalità al suo personaggio. Riuscirà a mantenere il sempre fragile equilibrio che si è costruita fra cinema e tv? Intanto, rimane una gustosa attrice capace, a età inoltrata, di infilarsi sulla schiena uno zaino a forma di giraffa e sui capelli un grande fiocco fuxia, solo per il piacere di placare l'appetito artistico e comico dell'amico Kitano.

Nata fra la carta
Figlia dello scrittore Eisuke Yoshiyuki, fondatore del dadaismo giapponese, rimane orfana prestissimo, visto che il padre muore alla giovane età di 33 anni, lasciandola con la madre e i due fratelli che diventeranno lo scrittore e sceneggiatore Junnosuke Yoshiyuki e la poetessa Rie Yoshiyuki. Sofferente d'asma fino ai due anni di vita, cresce assieme ai nonni a Okayama, dove l'aria è più sana, almeno questo è quello che spiegano i dottori alla madre. Frequenta la scuola per ragazze Joshigakuen di Tokyo e non appena diplomata inizia la carriera di attrice entrando nella compagnia teatrale Gekidan Mingei. È il 1955. Il suo primo ruolo è quello di Sophie nello spettacolo "A Japanese Called Otto" del 1966, anche se la sua migliore performance è nel ruolo di Anna Frank in "The Diary of a Young Girl" (1977).

I film più importanti
L'esordio cinematografico arriva con il film Buttsuke homban (1958) di Kôzô Saeki, ma è Toshiya Fujita a volerla per gran parte dei suoi film. Importante è anche l'incontro con Nagisa Oshima che la inserisce prima in L'impero della passione (1978) e poi in Tabù - Gohatto (1999), accanto a Takeshi Kitano con il quale avrà sempre un buonissimo rapporto di lavoro.

I telefilm
Popolare anche in televisione, recita nei telefilm: San-nen B-gumi Kinpachi sensei (1979) e nel suo seguito (1980); Stewardess monogatari (1983), Aoi hitomi no sei life (1984), Dôsôkai (1993), Konoyo no hate (1994), Hyô'heki (2006), Tokkyo Tanaka 3 Go (2007) e Tsubasa (2009).

L'amicizia con Takeshi Kitano
Come suddetto, è specialissimo il rapporto con Takeshi Kitano iniziato come semplici colleghi sul set nel film Jukkai no mosquito (1983) e poi continuato a livelli diversi (lui regista, lei attrice) in L'estate di Kikujiro (1999) e Glory to the Filmmaker! (2007).

Altri film
Spesso usata anche da Seiji Izumi, offre il meglio nella pellicola vincitrice di un Oscar Departures (2008) di Yojiro Takita con Masahito Motoki, Ryoko Hirosue, Tsutomu Yamazaki e Takashi Sasano, nel ruolo della vecchia Tsuyako Yamashita.

L'esperienza del doppiaggio
Da sottolineare anche il suo doppiaggio per il lungometraggio animato Ponyo sulla scogliera (2008).