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Nunzio Filogamo

Nunzio Filogamo è un attore italiano, è nato il 20 settembre 1902 a Palermo (Italia) ed è morto il 23 gennaio 2002 all'età di 99 anni a Cuneo (Italia).

Miei cari amici vicini e lontani

A cura di Fabio Secchi Frau

Tanto bravo da essere considerato quasi onirico. Un tempo fu possibile ascoltare la sua voce per radio quando, dopo mezz'oretta di musiche, recitava la parte del moschettiere più snob della letteratura di Dumas: Aramis. Il cinema ha evidenziato maggiormente la sua fama e l'Italia lo ha eletto il Re dei Presentatori, tutti gli altri, hanno imparato da lui. Nessuno escluso.
Siciliano, dopo un breve periodo di studi a Losanna e alla Sorbona di Parigi, si trasferisce a Torino, dove si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, iniziando contemporaneamente ad approcciarsi all'arte della recitazione. A cavallo degli anni Venti e Trenta, si dedica al teatro, entrando a far parte della filodrammatica di Elvira Vaccaneo, dove ricopre però dei piccoli ruoli in commedie come "La nemica" e "Addio giovinezza" che verranno rappresentate all'Alfieri di Torino, partecipando anche a vari spettacoli di beneficenza allestiti da Virginia Agnelli. Nel 1934, ormai laureato in legge, supera un provino per l'Eiar (la primitiva RAI) che allora era alla ricerca di un attore che dovesse indossare i panni di Aramis nel programma I quattro moschettieri di Nizza e Morbelli. Scelto per la parte, farà del suo Aramis una caricatura del dandy gigolò, allora conosciuto come "gagà": erre moscia, monocolo, frequentatore di salotti mondani, giocatore di golf, pettegolo, superficiale, ma anche irresistibilmente comico. Nunzio Filogamo finalmente trova il suo successo e la trasmissione va avanti per cinque anni.
Sull'onda della popolarità prova anche con il cinema esordendo nella commedia di Amleto Palermi Non c'è bisogno di denaro (1933) con Maria Denis e Luigi Almirante, nella storia di una banca in via di fallimento che cercherà con l'inganno di risollevarsi. Proseguendo la sua carriera anche nel giallo di Raffaele Matarazzo Serpente a sonagli (1935) e ne La contessa di Parma di Alessandro Blasetti. Si cimenterà persino con la musica, cantando "Tutto va bene madama la marchesa", "Qualcosa in Perù" e "Povero cagnolino pechinese", diventando il primo divo radiofonico dell'epoca e orientando la sua carriera anche verso la conduzione.
Negli anni Quaranta, continuerà la sua carriera cinematografica apparendo in pellicole come Una famiglia impossibile - L'uccellino ha famiglia (1940) di Carlo Ludovico Bragaglia ed Ecco la radio (1940) di Giacomo Gentilomo. Senza ovviamente dimenticare C'è sempre un ma! (1942) di Luigi Zampa, assieme ad Aroldo Tieri e Carla Del Poggio e il suo primo film francese Les beaux jours du roi Murat (1947) di Théophile Pathé, cui seguono le pellicole di Mario Mattoli Il vedovo allegro (1949) e Adamo ed Eva (1949). Anche se nel mondo dello spettacolo il suo spazio è occupato storicamente dall'associazione con il Festival di Sanremo che ha presentato dal 1951 al 1957 al grido di «Miei cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate».
Il suo ultimo ruolo sul grande schermo fu nel 1967 con La guerra dei topless - Donne e diavoli di Enzo Di Gianni, poi concluse la sua esistenza in una casa di riposo, nella campagna di Cuneo.

Ultimi film

Comico, (Italia - 1951), 92 min.
Commedia, (Italia - 1951), 90 min.
Commedia, (Italia - 1950), 87 min.
Commedia, (Italia - 1949), 90 min.
Comico, (Italia - 1947), 89 min.
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