Attore danese di origine svedese, Jakob Cedergren, classe 1973, è noto in Italia per essere stato il protagonista del serrato thriller Il colpevole di Gustav Möller, per il quale ha ricevuto numerosi elogi. Premiatissimo in patria, è apparso soprattutto in pellicole e produzioni televisive scandinave. Il pubblico finlandese, per esempio, lo conosce soprattutto per la miniserie televisiva Omicidi a Sandhamn. Mentre gli European Film Award lo hanno messo sotto i riflettori, nominandolo come miglior attore del 2011 dopo la sua performance in Submarino di Thomas Vinterberg.
Cedergren ha difatti una grandissima intensità fisica e una vocalità nervosa. Qualità che lo rendono perfetto per quei personaggi indecifrabili, la cui rabbia però viene esternata progressivamente. Si tratta, quindi, di una (relativamente) giovane eccellenza del cinema europeo, la cui presenza arricchisce di tensione qualsiasi film. Ne è un chiaro esempio proprio Il colpevole, dove nei panni di un poliziotto, che lotta contro il tempo per salvare una donna rapita e che può contare solo su una linea telefonica come unico strumento di riuscita della missione, dissemina angosce e inquietudini lungo tutta la trama, fino a rendere il titolo una personale "vetrina recitativa" che è stata calorosamente accolta da pubblico e critica.

Studi
Jakob Cedergren nasce in Svezia da genitori svedesi, ma si trasferisce prestissimo in Danimarca. Laureato in arte drammatica alla Danish National School of Performing Arts di Copenhagen nel 1997, comincia fin da subito a partecipare a fiction, telefilm e film scandinavi.

Prima notorietà nazionale
Una prima aurea di notorietà gli viene riconosciuta grazie al ruolo del giornalista Bjarne Madsen nella serie tv del 2000 Edderkoppen, mentre cinematograficamente viene nominato al Premio Bodil come miglior attore per il giallo Rembrandt (2003). Non vincerà. Gli verrà preferito Ulrich Thomsen con L'eredità.

Presenza fissa nei festival europei
Nel 2005, presenta nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes Voksne mennesker, all'interno del quale è Daniel, un writer alla Banksy irresponsabile e sconclusionato, che improvvisamente cambia la sua vita dopo aver conosciuto una ragazza caratterialmente identica a lui. L'anno successivo, è all'Alba Film Festival con il sinistro The Journals of Knud Rasmussen. Qui, veste i panni dell'antropologo e archeologo degli Anni Venti, Therkel Mathiassen che, assieme ad altri studiosi, andò in visita a uno sciamano inuit. Passerà anche alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia con Offscreen (2006) e non mancherà di presenziare ai vari Festival di Berlino con Rage (2009) e Submarino (2010). Il primo è un film dalla distribuzione molto singolare, visto che venne diviso in pillole di dieci-quindici minuti, per poi trasmesso sugli smartphone italiani, francesi, tedeschi e inglesi. Il secondo è una pellicola nella quale interpreta Nick, un ragazzo che ha condiviso con il fratello minore un'infanzia misera e disagiata e che si ritrova a dividere ulteriormente con lui anche l'esperienza carceraria. Nel mezzo, c'è il suo primo Premio Bobil come miglior attore per Terribly Happy (2008). Anni dopo, diventa anche una presenza fissa del Torino Film Festival. Nel 2016, presenta infatti Sadie, storia di una scrittrice che incontra in Italia il suo ex amante Alex. Sarà lui a convincerla a seguirlo in una villa immersa nella campagna piemontese, mettendola al centro di omicidi e tradimenti che troveranno il loro movente in un segreto del passato. Mentre nel 2018, diventa Asger Holm, un poliziotto danese confinato al pronto intervento che dovrà gestire il rapimento di una donna rimanendo sempre vicino al telefono, nel già citato Il colpevole. Curiosamente, nei paesi scandinavi sarà più apprezzato per il ruolo del principe Carlo di Danimarca, poi eletto Re di Norvegia con il nome di Haakon VII, nella miniserie televisiva Harry & Charles, con Maria Bonnevie nel ruolo della sovrana Maud del Galles.