Vedere le sue pellicole di animazione, anche se non è la prima volta che le si vede, crea comunque una grande e profonda commozione... e per una valida ragione: emozionano molto. Andrew Stanton è sicuramente un maestro del cinema dell'animazione digitale. Riesce a raccontare storie universali e private con grande poesia, delineando affreschi di umanità, delle nostre storie magari... alla ricerca di ciò che di buono si nasconde di noi, seppur si nasconda nel nostro passato.
Assunto dalla Pixar
Laureato alla CalArts nel 1987, ha studiato animazione, specializzandosi anche in regia, sceneggiatura e doppiaggio di film animati. Padre di due figli, Ben e Audrey, dirige il suo primo cortometraggio nel 1987: A Story. Successivamente, diventa il disegnatore dello storyboard del telefilm d'animazione 2 Stupid Dogs (1994) di Donovan Cook e Tony Craig, che allora era doppiato da un semisconosciuto Ben Stiller. Notato dalla Pixar, viene immediatamente chiamato nelle sue fila per lavorare alla sceneggiatura, al soggetto e ai caratteri dei personaggi del film capolavoro dell'animazione digitale Toy Story - Il mondo dei giocattoli (1995), grazie al quale otterrà una nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura, permettendogli fra l'altro di occuparsi anche del seguito: Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa (1999).
L'esordio alla regia
Nel 1998, la Pixar gli offre l'opportunità di dirigere assieme a John Lasseter A Bug's Life - Megaminimondo (1998) con le voci di Kevin Spacey, Hayden Panettiere, Bonnie Hunt e una ahimé tanto rimpianta Madeline Kahn. È un successo modesto, ma che gli permetterà comunque di vincere un BAFTA per Monsters & Co. (2001) che ha persino prodotto.
Il successo de Alla ricerca di Nemo
Il suo capolavoro rimane la storia del pesciolino Nemo e di suo padre Marlin ne Alla ricerca di Nemo (2003). Stanton si cura di tutto, dalla sceneggiatura al soggetto, fino all'animazione curatissima, delineando un film commovente per adulti e piccini. Proprio per questo si meriterà l'Oscar per il miglior film animato, nonché una candidatura ai BAFTA e agli Academy Awards per la sceneggiatura. Contentissimo di questo risultato, produce Ratatouille (2007) e si impegna nella regia di WALL-E (2008), storia dell'ultimo robottino sulla Terra che scopre l'amore, avvalendosi del doppiaggio di una mitica Sigourney Weaver. Tre anni dopo firma la storia più avventurosa e adrenalinica di John Carter per la Disney, con la stella nascente Taylor Kitsch nei panni di colui che diventerà il Dio della Guerra. Nel 2016 torna con l'atteso Alla ricerca di Dory, co-diretto insieme ad Angus MacLane.